Frosinone
11.11.2024 - 16:28
Cosa succederà una volta che il 72° Stormo abbandonerà Frosinone? Il dibattito è aperto. È da tempo ormai che si ragiona sulle possibilità di riconvertire l’aeroporto “Moscardini” una volta che si concretizzerà (se si concretizzerà!) il trasferimento della scuola elicotteri a Viterbo. E tra le varie proposte c’è quella sostenuta dall’Aero Club di Frosinone, che si inserisce in un contesto più ampio che risponde agli obiettivi del “Piano Mattei per l’Africa”, il piano strategico varato dal Governo italiano che promuove la cooperazione e l’investimento con l’Africa, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico locale e sostenere l’istruzione e la formazione avanzata.
Il “Piano Mattei”, intitolato a Enrico Mattei, figura di spicco nella storia della cooperazione internazionale italiana, nasce per creare legami solidi con diversi Paesi africani in aree strategiche come istruzione, sanità, agricoltura, acqua, energia e infrastrutture. La missione è infatti rispondere a necessità specifiche negli Stati coinvolti, in particolare attraverso la condivisione di know-how e lo sviluppo di competenze locali. Ed è il Ministero dell’Università e della Ricerca a svolgere un ruolo centrale, sia come promotore di programmi di formazione, sia come coordinatore di progetti in collaborazione con università, enti di ricerca e aziende private.
A livello operativo, il “Piano Mattei” ha previsto una cabina di regia, composta da enti pubblici e privati, ministeri, associazioni e università, che coordina le attività. Questa struttura di governance è pensata per garantire che gli interventi siano realmente efficaci, utilizzando le migliori competenze di ogni settore. Il Mur, in particolare, agisce come punto di raccordo per l’alta formazione e la ricerca, elementi essenziali per offrire valore aggiunto nei Paesi partner.
Secondo il gen. Antonio Zaccini, presidente dell’Aero Club di Frosinone, questa visione può concretizzarsi proprio all’aeroporto “Moscardini”, che potrebbe divenire un hub per la formazione avanzata collegata all’aeronautica e all’aerospazio, mettendo le sue infrastrutture al servizio di studenti italiani e africani. «Questo centro di eccellenza – sottolinea Zaccini – potrebbe offrire corsi di ingegneria aerospaziale e aeronautica, sinergie pratiche con le industrie del territorio, come Leonardo e Avio Aerospace, e una formazione mirata a sostenere gli obiettivi del “Piano Mattei”, creando competenze professionali in settori chiave per il progresso economico e sociale».
La proposta mira inoltre a mantenere la tradizione aeronautica della zona, mitigando il rischio di un impoverimento del territorio in seguito al trasferimento del 72° Stormo. Zaccini sottolinea anche le potenzialità logistiche del sito di Frosinone, che potrebbe ospitare un’ampia gamma di attività formative e didattiche. Tra le proposte avanzate vi sono la realizzazione di corsi universitari in ambiti aeronautici e spaziali, supportati da una collaborazione con l’Istituto tecnico aeronautico “Morosini” di Ferentino, e l’apertura di una scuola di volo civile per piloti di aerei ed elicotteri. In aggiunta, vi è l’idea di trasformare la pista di volo, attualmente in erba, in una superficie asfaltata che permetterebbe il decollo di velivoli anche di medio raggio, con la creazione di un piccolo aeroporto turistico-commerciale. Un aeroporto che potrebbe supportare attività di protezione civile e di soccorso, incrementando l’operatività del sito e rendendolo funzionale per una vasta gamma di attività.
«Potremmo creare – aggiunge Zaccini – un polo formativo che risponda direttamente agli obiettivi del Piano Mattei, e al contempo ampliare le attività locali a favore del territorio».
L’ambizione è quella di costruire una filiera educativa completa, dal livello tecnico a quello universitario, con un centro di ricerca che lavori in collaborazione con le principali realtà aeronautiche del territorio. La presenza di aziende come Leonardo, Alenia Avio Aerospace e altri operatori dell’indotto consentirebbe infatti di sviluppare un programma didattico che unisca formazione e occupazione, con risvolti positivi per l’economia locale. A questi corsi potrebbero partecipare studenti provenienti dai Paesi africani coinvolti nel “Piano Mattei”, che beneficerebbero di una formazione avanzata mirata a rispondere alle esigenze di sviluppo dei loro territori. Un circolo virtuoso per Frosinone e la sua economia.
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