Spazio satira
Frosinone
05.11.2024 - 11:09
Il professore del liceo "Maccari" Federico Sacchetti
Seduta su un parapetto, con le gambe penzoloni nel vuoto. È agitata. Piange. Nessuno può avvicinarsi. Al di sotto, sulla strada, alcuni compagni di scuola, residenti della zona, automobilisti di passaggio. Tutti in apprensione. Tutti con lo sguardo rivolto verso l’alto, al parcheggio sopraelevato del supermercato, nella struttura che anni fa ospitava il mercato coperto. Temono che da un momento all’altro quella giovane possa buttarsi. Le urla richiamano l’attenzione. Una professoressa che sta raggiungendo il vicino liceo “Maccari” vede la gente e, soprattutto, la studentessa sul parapetto. Chiama un collega. Una corsa contro il tempo. Lui, il professore Federico Sacchetti, la raggiunge. Si trova davanti la giovane, visibilmente scossa. La paura di fare un passo falso, di intimorirla, di non riuscire a tranquillizzarla. Minuti che sembrano infiniti. Riesce ad assicurarsi la sua fiducia, a calmarla. E poi l’azione repentina, senza pensarci troppo. L’afferra, la tira a sé e la salva, stringendola in un abbraccio.
Salvataggio in extremis, ieri mattina, nella parte alta del capoluogo, di una studentessa di diciassette anni del liceo “Maccari”. Sul posto gli operatori del 118 con un’ambulanza per soccorrerla, gli agenti della polizia e i vigili del fuoco. Fortunatamente l’intervento del professore, ha evitato il dramma.
La ricostruzione
Il primo lunedì del mese di novembre ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Poco prima del suono della campanella sono arrivati i soccorsi in piazza Aonio Paleario. Alle forze dell’ordine è stata segnalata la presenza di una giovane sul parapetto. Più di qualcuno ha tentato di avvicinare la ragazza per farla desistere. Ma ha allontanato tutti. Poi l’intervento del professore Sacchetti. Per molti è diventato “il professore eroe”, anche se lui non si sente tale, ma ha tirato un grande sospiro di sollievo quando ha stretto a sé la studentessa. Lo abbiamo contattato appena uscito da scuola. Era ancora scosso per l’accaduto. «Stavo raggiungendo il liceo per la prima ora di lezione – racconta il professore di Scienze motorie del “Maccari” – quando mi ha telefonato una collega. Mi ha riferito di aver visto una giovane sul parapetto. Sono corso verso il parcheggio e ho visto la ragazza seduta con le gambe penzoloni. Pochi centimetri più avanti e sarebbe caduta. Mi sono avvicinato. Era agitata. Non è una mia studentessa, ma ci conosciamo. Ho cercato di distrarla, parlandole di cose belle. Le ho ricordato della gita, della settimana bianca in programma. Ho cercato di tenerla occupata con la mente. Con un gesto repentino l’ho scaraventata a terra, stringendola verso di me. L’ho abbracciata e si è abbandonata in un lungo pianto. Ho agito di istinto, facendo quello che il cuore mi diceva». Il professore Sacchetti ha ricevuto i ringraziamenti dai genitori dell’adolescente e da tutti i colleghi e i compagni della giovane.
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