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Lo studio

Crescono i furti nelle case

Secondo Osservatorio sulla Sicurezza della Casa Censis-Verisure realizzato con il contributo. del Servizio analisi criminale del Ministero dell’Interno c’è stata una crescita del 36% tra il 2022 e il 2023

Crescono i furti nelle case

La paura più grande, il furto in casa. La sicurezza domestica è sempre più una priorità per gli italiani: il 48% delle persone dichiara infatti che il reato che ha più timore di subire è il furto in casa, evento già sperimentato dal 24,4% della popolazione. È quanto emerge dalla terza edizione dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa Censis-Verisure, realizzato con il contributo del Servizio analisi criminale del Ministero dell’Interno. Le preoccupazioni sulla sicurezza da parte degli italiani si riflettono in alcune abitudini quotidiane: il 9,3% della popolazione ha paura di stare a casa da solo di giorno, il 22,2% teme di rimanere da solo di notte, il 38,5% di uscire di casa lasciandola incustodita. Queste preoccupazioni sono più diffuse tra le donne e i giovani.
Buio e case vuote sono i due ingredienti principali per tentare di compiere un furto: il 30,8% dei furti in abitazione denunciati alle Forze dell’Ordine nel 2023 sono avvenuti di pomeriggio prima delle 20.

Il mese con più denunce è stato dicembre con 18.864 furti. Tra chi nella propria vita ha subito almeno un furto, il 68,9% dichiara che al momento del reato non c’era nessuno in casa; nel 52,8% dei casi i ladri sono entrati da finestre e porte finestre, nel 44,6% da una porta, principale (33,2%) o secondaria (11,4%). Il 41,3% delle vittime riferisce che il maltolto aveva un valore tra i 1.000 e i 10.000 euro.
Ma non è solo la criminalità a far paura, la casa è ricca di insidie che vengono dal suo interno e che i sistemi di protezione possono monitorare: il 25,5% degli italiani teme di rimanere vittima di incidenti domestici e il 37,7% di sentirsi male in casa e non essere soccorso. Nel 2023 si sono verificati 2.308.000 incidenti in luogo domestico, che nel 41,6% dei casi hanno avuto come vittime gli anziani e nel 62,2% le donne.

Nel 2023 aumentano sia le rapine, che sono state 1.858, sia i furti in abitazione, che sono stati 147.660 (+10,4% rispetto al 2022): come dire che ogni giorno vengono commessi 410 furti e rapine nelle case degli italiani. I grandi centri metropolitani sono catalizzatori di occasioni per i malintenzionati. Roma si colloca in cima alla graduatoria con 13.463 furti in abitazione commessi nel 2023 (9,1% del totale), seguita da Milano con 9.552 (6,5%) e Torino (5.795, pari al 3,9%). Un furto ogni cinque avviene in una di queste tre grandi aree metropolitane. In provincia di Frosinone i furti in casa sono stati 1.228. Se si considera l’incidenza dei furti sulla popolazione residente, ai primi posti si trovano tre province toscane: Pisa con 48,1 furti in abitazione su 10.000 residenti, Firenze (43,3 per 10.000) e Lucca (42,7 per 10.000). In Ciociaria l’incidenza è 26,4 ogni 10.000 residenti.
Guardando invece dove questi reati nell’ultimo anno sono cresciuti di più, la provincia di Trieste è al primo posto, con un aumento dei furti in casa del 57,5% tra il 2022 e il 2023. Seguono le province di Pesaro e Urbino (+56,8%), dell’Aquila (+55,6%), di Arezzo e di Aosta. Chiudono la graduatoria Gorizia (-40,5% nell’ultimo anno), Macerata (-33,4%), Potenza e Chieti.

E Frosinone? La Ciociaria è al decimo posto in Italia con una crescita dei furti di abitazione, nel confronto tra il 2022 e il 2023, del 36,1%, una percentuale tre volte superiore a quella nazionale che è del 10,4.
Nei primi quattro mesi del 2024, tuttavia, la situazione è andata in miglioramento: mettendo a confronto il dato di gennaio-aprile 2023 e quello dello stesso periodo del 2024, nel Frusinate, i furti in casa sono passati da 338 a 324, mentre le rapine in abitazione da 5 a 4.
L’abitazione può anche diventare il teatro di crimini commessi da familiari, mariti, partner e padri. Si tratta dei cosiddetti reati di genere, perché hanno come vittime principalmente le donne. I più numerosi sono i maltrattamenti contro familiari e conviventi, che nel 2023, in Italia, sono stati 25.260, in aumento del 2,8% rispetto al 2022.
Crescono sensibilmente anche gli atti persecutori, mentre calano leggermente nell’ultimo anno le violenze sessuali.

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