Spazio satira
Frosinone
07.10.2024 - 10:00
Un’importante opportunità per il territorio tale da consentire l’accesso diretto ai fondi europei bypassando le Regioni. La commissione consiliare speciale Area Vasta, presieduta da Vincenzo Iacovissi (Psi), ha terminato la prima fase dei lavori. Tre audizioni congiunte (21 febbraio, 12 giugno e 16 settembre), con lo scopo di iniziare a calare gli aspetti teorici in atti di carattere amministrativo che diano senso e valore a questa nuova forma di collaborazione, con l’istituzione appunto di un servizio Europa di Area Vasta. Ma per dare vita alla convenzione lo schema deve necessariamente ottenere il lasciapassare dai consigli comunali interessati. Sono undici i Comuni che fino ad oggi hanno mostrato interesse: Alatri, Arnara, Ceccano, Ferentino, Frosinone, Morolo, Patrica, Pofi, Ripi, Supino e Torrice. In questo modo si raggiungono circa i 150.000 abitanti superando di gran lunga la soglia dei 50.000 che è il requisito minimo per accedere ai fondi. Quindi lo schema di convenzione è stato trasmesso ai Comuni interessati con la richiesta di procedere entro il 30 novembre. In questo periodo dovrà arrivare una doppia approvazione sia da parte delle giunte sia dai consigli. Insomma un passaggio essenziale per autorizzare la stipula della convenzione che il presidente Iacovissi auspica di raggiungerla entro la metà di dicembre in modo da partire a gennaio 2025.
La convenzione
In poche parole il progetto di Area Vasta non è altro che un esperimento che permettere l’accesso ai fondi europei. Ma non solo. Nell’idea rientra anche una sorta meccanismo di collaborazione tra più enti senza distinzioni di colore politico. E qualora dovesse essere approvato la durata sarà di tre anni. «È una prima forma di collaborazione individuata - ha spiegato Iacovissi - Non ha niente a che vedere con l’Unione dei Comuni. In questo caso ogni ente resta custode delle proprie specificità e della propria identità politica e amministrativa. Il nostro è un unicum, uno strumento di rafforzamento per accedere ai fondi europei. L’unica porta di accesso diretta è questa». Un lavoro che Iacovissi porta avanti ormai da due anni, ossia da quando ha iniziato la consiliatura, per fornire a tutti i Comuni che ne vorranno cogliere l’opportunità una sorta di strumento che potrebbe aprire molte porte per lo sviluppo dell’intera provincia. «Sono molto soddisfatto del lavoro svolto come commissione che ci ha impegnato per due anni - ha aggiunto il presidente - Un’attività molto intensa. Ma ovviamente adesso la parola spetta ai singoli comuni che hanno mostrato interesse. Posso dire che abbiamo portato a termine un lavoro di carattere istruttorio che auspico fornisca ai Comuni aderenti uno strumento prezioso e di apertura all’Unione Europea. Senza distinzioni di maggioranza e di minoranza». Poi ha concluso: «Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli enti e in particolare l’attività svolta dal Comune di Frosinone sia sul lato politico sia su quello tecnico. I sindaci e le rispettive strutture tecniche che si sono mostrati sensibili a questo tema. Auspichiamo che tutti i comuni possano aderire per dar vita alla convenzione». Adesso manca soltanto un tassello prima che il progetto possa ufficialmente partire. Parola ai Comuni.
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