Spazio satira
Frosinone
22.09.2024 - 12:00
A maggio del 2022 il decesso di Paolo Grimaldi, a sei mesi dall’incidente, per un grave politrauma. Accusato di omicidio colposo aggravato un ventinovenne di Frosinone che guidava l’auto della vittima. Contestate le aggravanti della guida sotto l’effetto dell’alcol e senza patente.
L’imputato ha chiesto il patteggiamento. Il gup, nell’udienza di venerdì scorso, ha condizionato la possibilità delle attenuanti generiche ad una parte di risarcimento che dovrà avvenire ad opera del ventinovenne, in caso contrario sarà respinto il patteggiamento e il frusinate rischierebbe il carcere.
I fatti
L’incidente si era verificato nel capoluogo, in via Vona, zona Asi, il 18 novembre 2021 intorno alle ore 5.40 del mattino dopo una serata trascorsa in compagnia in un locale. I due erano insieme con un’unica auto. Infatti, al ritorno a casa, Grimaldi, che non si sentiva in grado di guidare, aveva consegnato le chiavi della sua Mercedes all’amico. Secondo la ricostruzione dell’accaduto fatta dalla procura di Frosinone, a un certo punto l’auto condotta dal ventinovenne, in condizioni di alterazione alcolica, con un tasso alcolemico nel sangue di 1,4, ha una perdita di controllo. La Mercedes finisce, dopo aver divelto un muretto e una recinzione, all’interno di una proprietà privata.
Le condizioni di Grimaldi appaiono serie. Subisce gravi lesioni interne. Viene operato e i medici tentano di tutto per salvarlo, ma Grimaldi non riesce a sopravvivere e, dopo una lunga degenza tra Frosinone e la capitale, il decesso, il 21 maggio 2022. Dopo sei mesi di ricoveri ospedalieri e due interventi chirurgici, Paolo muore per un’insufficienza multiorgano in conseguenza del politrauma subito nello schianto.
La procura apre così un’inchiesta per omicidio stradale e contesta al conducente della Mercedes due aggravanti, la guida sotto l’effetto dell’alcol e la guida con patente sospesa.
La procura affida una consulenza al medico legale Vincenza Liviero, incaricata dell’autopsia. Secondo la consulenza ci sarebbe un nesso diretto tra l’incidente stradale e il decesso di Grimaldi. In pratica, l’uomo, pur sottoposto a due interventi chirurgici non si sarebbe mai ripreso pienamente. Troppo importanti le lesioni interne subite al punto che i parametri vitali non si sarebbe mai ristabiliti. I familiari della vittima si sono rivolti all’avvocato Nicola Ottaviani.
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