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Monte San Giovanni Campano

Morto travolto dalla metro. Chiesto il processo

Per la morte di Armando Zoffranieri la procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio dell’addetto al monitor. L’uomo aveva accusato un malore alla stazione della metro di Giulio Agricola ed era caduto sui binari dove è stato travolto

Morto travolto dalla metro. Chiesto il processo

L’arrivo dei mezzi di soccorso e dei vigili del fuoco alla stazione della metropolitana di Roma

Aveva trascorso una vita al servizio degli altri e dei disabili. Ma quando c’è stato bisogno di aiuto per lui non c’è stato nessuno. Armando Zoffranieri, 50 anni, di Monte San Giovanni Campano è morto nell’ottobre del 2021 travolto da un treno della metropolitana a Roma dopo esser caduto sui binari a causa di un malore.
L’uomo non è riuscito a tirarsi su e nessuno è intervenuto per sollevarlo. Ma nemmeno chi era preposto al monitor ha dato l’allarme per avvertire il macchinista e fermare il convoglio in arrivo alla stazione Giulio Agricola della metro A.
Infatti, ora la procura di Roma, che indaga per omicidio colposo con il pm Attilio Pisani, ha chiesto il rinvio a giudizio dell’addetto al monitor il pomeriggio della tragedia. L’addetto alle telecamere, infatti, non avrebbe visto nulla, nonostante altri passeggeri si sbracciassero sotto le telecamere per richiamarne l’attenzione. Un video choc ha immortalato quella terribile scena, alla base dell’atto d’accusa della procura capitolina.

Anche se, il legale del dipendente, l’avvocato Vittorio Attolino chiama in causa l’azienda: «La colpa della morte del volontario è di Atac, che avrebbe dovuto impiegare due persone in stazione, avendo cura che una di loro avesse come unico compito quello di stare davanti al monitor. Il mio assistito invece era solo», ha dichiarato il legale al Corriere della sera.
Zoffranieri aveva lavorato come operatore tecnico all’ospedale San Giovanni Addolorata e faceva il volontario nell’associazione di aiuto ai disabili “La lampada dei desideri”.

L’uomo era nato in Germania ma poi era tornato a vivere a Monte San Giovanni Campano dove era cresciuto nella frazione de La Lucca. Residente a Roma, era spostato e padre di una figlia.
Quel 20 ottobre del 2021 sono circa le 17 quando Zoffranieri scende dal treno alla stazione metro di Gulio Agricola. All’improvviso si sente male, barcolla e - da quanto emerso dalla visione delle telecamere di sicurezza - per non cadere si appoggia al convoglio in ripartenza per poi cadere con il corpo sulla banchina. L’uomo tenta di rialzarsi, ma gli mancano le forze e cade di nuovo. Gli altri passeggeri terrorizzati cercano di richiamare l’attenzione dell’addetto al monitor. Sarebbe bastato, forse, premere un pulsante per salvare la vita ad Armando.

Ma anche, secondo la procura, pochi secondi per avvertire in tempo il macchinista per fermare il treno. Ma il treno sopraggiunge e il conducente si avvede solo all’ultimo della presenza di un uomo sui binari. Non riesce ad evitare l’impatto. Dal video si vede il macchinista che si mette le mani nei capelli, conscio della tragedia che sta per consumarsi. Zoffranieri muore sul colpo. La notizia della morte di Zoffranieri in poche ore arriva anche a Monte San Giovanni Campano dove in tanti lo ricordano con affetto.
Subito parte un’inchiesta, condotta dai carabinieri della compagnia Casilina. E ora la procura di Roma si appresta a chiedere il rinvio a giudizio dell’addetto ai monitor della stazione di Giulio Agricola.

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