Pastena
24.08.2024 - 10:00
Un'immagine dell’incendio che ha distrutto ettari di verde sulle pendici di Monte Solo tra giovedì e ieri mattina
A fuoco anche Monte Solo. Nella tarda serata di giovedì scorso, le fiamme sono state appiccate nell’area verde del noto monte pastenese.
Ieri mattina sono arrivati gli aerei antincendio Canadair e l’opera di spegnimento è proseguita incessante. Ma finalmente le fiamme sono state domate. Il sindaco Angelo D’Ovidio e gli amministratori sono rimasti senza parole di fronte al monte totalmente incenerito, pervasi da sconforto e amarezza. L’ennesimo intervento testimonia la necessità di potenziare le unità operative del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Frosinone e di trasformare il presidio di Ceprano da stagionale ad annuale. Necessità dettate dalle esigenze locali e dal concreto stato di emergenza sul territorio. Purtroppo, non è facile arginare il fenomeno e individuare i responsabili dei roghi.
Si può soltanto intervenire celermente e limitare i danni di azioni gravi e criminali. È desolante e assurdo assistere a simile spettacoli. I cittadini sono sconcertati e, consapevoli delle difficoltà, chiedono che si mettano in campo interventi finalizzati a individuare e punire i responsabili. Purtroppo, il numero degli operatori non cresce, anzi. Gli incendi, però, aumentano mentre la gestione delle emergenze diventa più complessa e rischiosa. I territori che presentano vaste aree boschive sono devastati: Pastena, Falvaterra, San Giovanni Incarico e tanti altri Comuni della provincia assistono alla distruzione del loro patrimonio naturalistico con danni all’ambiente e compromissione della sicurezza. Importante il potenziamento di Comandi e presidi dei vigili del fuoco, oltre all’incremento delle unità operative, indispensabile per far lavorare in tranquillità gli addetti e garantire i tanti interventi, che spesso sono contemporanei.
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