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A novembre il G7 Esteri a Fiuggi

Le date del 25 e 26 ormai più che probabili: l’indicazione sul sito della Presidenza del Consiglio. Alcune ambasciate hanno iniziato a chiedere le disponibilità per quei giorni. Il ruolo del ministro Antonio Tajani

A novembre il G7 Esteri a Fiuggi

Un’immagine del summit di giugno a Borgo Egnazia tra i potenti del mondo.

Manca ancora l’ufficializzazione, ma i segnali sono tutti chiari, precisi e concordanti. Il 25 e 26 novembre a Fiuggi si terrà una riunione ministeriale del G7 Esteri. Intanto sul sito G7 Italia 2024 (Presidenza del consiglio dei ministri) le date indicate per l’evento nella città termale sono proprio quelle del 25 e 26 novembre (lunedì e martedì). Poi nelle ultime ore sembra che i tour operator di diverse ambasciate abbiano chiesto ad alberghi di Fiuggi la disponibilità per quei due giorni. D’altronde non è una novità il fatto che in autunno Fiuggi avrebbe ospitato il prestigioso appuntamento del G7. Si incontreranno i ministri degli esteri dei 7 Paesi più importanti e industrializzati al mondo: Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti. Più una delegazione dell’Unione Europea.

Il 2 gennaio scorso la notizia venne anticipata direttamente dalla Farnesina. Così: «Sotto la guida del vicepresidente del consiglio e ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani verranno organizzate quattro delle riunioni ministeriali del G7: due riunioni dei ministri degli esteri ad aprile, a Capri e poi in autunno a Fiuggi». Bisognava stabilire la data. Manca l’ultimo passaggio, quello del crisma dell’ufficializzazione. Ma a questo punto è chiaro che le date del 25 e 26 novembre sono più che indicative.

Fin troppo evidente il ruolo di Antonio Tajani, da sempre legatissimo a Fiuggi. Dove trascorre molto tempo nella sua abitazione ogni volta che ne ha la possibilità. Peraltro per anni ha organizzato proprio a Fiuggi le convention di FI sul tema “L’Italia e l’Europa che vogliamo”. Con la presenza di politici di primo livello sul piano nazionale ed internazionale. Per il ministro degli esteri una scelta quasi obbligata. Dall’inizio del 2024 l’Italia ricopre il ruolo di presidente di turno del G7. E a giugno c’è stato il summit a Borgo Egnazia, che ha visto il presidente del consiglio Giorgia Meloni accogliere tutti i potenti della terra. Con la storica partecipazione anche di Papa Francesco.

Per Fiuggi un’occasione irripetibile per tornare al centro del mondo. Come è avvenuto per decenni. Decisiva la capacità turistico-ricettiva della città. Nel giugno del 2023 il sindaco Alioska Baccarini aveva ricevuto una delegazione per la presidenza italiana del G7 presso Palazzo Chigi, guidata dal ministro plenipotenziario Nicola Lener. Il momento di svolta è stato quello. Fiuggi può contare sul Palacongressi, sulle Terme, su alberghi di alto profilo, ma anche sul teatro comunale, sull’Istituto alberghiero, sulla Fonte Bonifacio. Poi c’è l’aspetto logistico: la vicinanza e l’ottimo collegamento con Roma. Oltre ad un passato ricco di lustri. Solo due esempi (fra tanti) sul piano politico: gli appuntamenti della Dc di Giulio Andreotti e la svolta di Alleanza Nazionale. Fra gli argomenti che verranno affrontati, in primo piano le guerre in Ucraina e in Medio Oriente. Per Fiuggi una vetrina internazionale irripetibile, che può rappresentare una straordinaria occasione di rilancio: economico, turistico, politico. Certamente il territorio dovrà essere pronto, propositivo e ambizioso. Ci sono tutte le condizioni per cambiare la narrazione. Finalmente.

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