Spazio satira
Aquino
13.08.2024 - 10:00
Finisce un incubo e inizia un lento ma lieto risveglio per un giovane cassinate. Era stato accusato di violenza sessuale su una ragazza minorenne, ora un ragazzo di Aquino è stato finalmente scagionato dalle gravissime accuse e potrà riprendere in mano la sua vita.
La vicenda
Lui è un trentenne e, prima dei fatti, lavorava come una guardia giurata. Aveva conosciuto in chat una ragazza diciassettenne di Potenza, che si era dichiarata maggiorenne. Avevano iniziato a flirtare, fino a quando non è giunto il momento di conoscersi. I due si sono incontrati a Potenza dove hanno trascorso una giornata insieme. Un rapporto sessuale e poi il pranzo insieme a foto in cui appaiono sorridenti e innamorati. Poi l’inizio delle incomprensioni e, sempre via chat, i due si allontanano.
La ragazza resta evidentemente delusa. E, dopo dieci mesi all’alba di una brutta giornata i carabinieri di Potenza arrivano ad Aquino a eseguire una misura cautelare. Gli avvocati dello studio Salera ottengono in un primo momento gli arresti domiciliari. E adesso la libertà del ragazzo con la revoca di ogni misura cautelare. E, soprattutto, i difensori hanno smontato ogni accusa, dimostrando che tutti gli elementi raccolti facevano crollare la credibilità della ragazza.
Gli avvocati Salera e Marandola hanno chiesto infatti una perizia sui telefonini e computer sequestrati al fine di recuperare anche le conversazioni cancellate dai ragazzi. Dall’analisi completa delle chat si evince inequivocabilmente la natura consensuale dei rapporti intercorsi e una dinamica di coppia del tutto scevra da minacce e costrizioni.
A questo punto il Gip di Potenza, così come richiesto già dal Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione a cui si erano rivolti gli avvocati, accogliendo l’ulteriore istanza dei legali, ha disposto l’immediata liberazione del ragazzo per la insussistenza degli indizi di colpevolezza.
Per il ragazzo «è finito un incubo» e ora si riserva la denuncia per calunnia e ogni azione volta ad ottenere un giusto risarcimento: da questa accusa, rivelatasi ingiusta e infamante, ha perso anche il posto di lavoro.
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