Frosinone
06.08.2024 - 11:00
La casa circondariale di Frosinone
Dopo il sopralluogo al carcere di Frosinone, la Cgil scrive al capo del Dap, al ministro della Giustizia e chiede la nomina almeno di un vice comandante.
Segnalata dalla Fp Cgil la grave carenza di organico della struttura: «A fronte di una dotazione di 280 unità gli amministrati sono 254, gli effettivi sono 209, e gli impiegabili ammontano a 120; quanto alla dotazione organica dei dirigenti di polizia penitenziaria, a fronte della previsione di quattro unità, di fatto è presente una sola unità - scrivono Simeone e Acunzo - L’istituto di Frosinone si caratterizza per categorie di detenuti e posizioni giuridiche miste ed è impensabile con la mole di lavoro che bisogna affrontare ci sia una sola unità al comando».
E ancora sul personale: «Emergono dati allarmanti: commissari: -4 unità, ispettori -10, sovrintendenti -4, agenti/assistenti -54, Ntp -1». Carenze destinate ad aggravarsi per i prossimi pensionamenti. Forza lavoro che si riduce anche del 33% tra ferie, permessi e congedi. «Tali carenze indeboliscono la copertura di posti di servizio strategici», rimarcano i sindacalisti. Per supplire a ciò, il personale è costretto a «servizi con orari di lavoro insostenibili: sino a 12 ore e, in taluni casi, sino a 16 ore consecutive». Segnalato pure l’accumulo di ferie e riposi compensativi: si va da 200 sino a 319 giorni non fruiti. Secondo la Fp Cgil ammontano a «21.745 i giorni di ferie da fruire».
Infine Simeone e Acunzo concludono: «La carenza di personale produce condizioni favorevoli ai traffici illeciti, riscontrati dai controlli, che avvengono in entrata durante i colloqui e attraverso i pacchi inviati: grazie alla professionalità dei poliziotti penitenziari si riesce a scongiurare l’ingresso di cellulari e droghe anche pesanti».
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