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L'inchiesta

Violenza sessuale durante la gita scolastica. Sarà sentita la ragazzina

La vittima non è ancora quattordicenne. Incidente probatorio per far luce sul caso denunciato durante un viaggio d’istruzione in Toscana. Indagato un quindicenne

carabinieri

Violenza su una studentessa durante la gita scolastica, disposto l’incidente probatorio. Lo ha deciso il gip del tribunale per i minorenni di Firenze accogliendo la richiesta avanzata dal pubblico ministero che si occupa del caso. Sotto accusa, per violenza sessuale, c’è un compagno di scuola della ragazza, entrambi residenti in un paese nella zona del capoluogo. La vittima non è ancora quattordicenne, ragion per cui è scattata un’apposita aggravante. Il ragazzo, 15 anni, che è difeso dall’avvocato Tony Ceccarelli, è accusato di aver chiuso nel bagno la ragazzina, di averle preso contro la sua volontà la mano, costringendola a subire atti sessuali, abusando della condizione di inferiorità psichica della compagna.

I fatti, in base alla ricostruzione dell’accusa, si sarebbero verificati a Chianciano Terme (Si) in occasione di una gita scolastica. Da qui la competenza del caso del tribunale per i minorenni di Firenze che ha delegato per gli accertamenti i carabinieri. Il pm ha chiesto di procedere con l’incidente probatorio per una perizia psicologica volta a stabilire la capacità della vittima a testimoniare e per poi raccoglierne le dichiarazioni in modo da poter utilizzare nella fase processuale. Vista anche la giovane età della persona offesa, la procura per i minorenni ha deciso di procedere con l’incidente probatorio in modo da cristallizzare le dichiarazioni della ragazzina e rafforzarne la tutela oltre che per salvaguardarne la salute psico-fisica. La decisione di procedere subito all’ascolto della ragazza inoltre è destinata anche ad accelerare lo svolgimento dell’eventuale fase dibattimentale.

L’incarico verrà conferito il 9 luglio a una psicologa che dovrà, dunque, per prima cosa accertarsi, proprio in ragione della giovane età, della capacità della minore a testimoniare, quindi, dopo la perizia, si procederà all’ascolto della ragazzina. Quest’ultima, al ritorno a casa dopo la gita, si era confidata a casa e, quindi, era stata presentata la denuncia nei confronti del ragazzo. Da lì erano partiti i primi accertamenti condotti in provincia dai carabinieri.

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