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Anagni

Mezzi abbandonati in una carrozzeria. Nei guai una ditta

I carabinieri forestali scoprono una quantità di mezzi abbandonati sul terreno. Nessuna depurazione per le acque reflue: olio e carburante s’infiltrano nel suolo. Grave rischio ambientale

Mezzi abbandonati in una carrozzeria. Nei guai una ditta

I materiali di scarto abbandonati su un terreno scoperti dai carabinieri forestali in una carrozzeria di Anagni

Autocarrozzerie di grandi dimensioni e officine minori: i carabinieri forestali controllano e sanzionano. Soprattutto, però, forniscono supporto per eliminare le criticità gestionali e naturalmente migliorare la qualità del lavoro, scongiurando l’inquinamento ed evitando le pesanti sanzioni previste per certi reati. Nei giorni scorsi i forestali del comando anagnino, nel controllare una carrozzeria specializzata in mezzi di grosse dimensioni, accertavano una serie di negatività, riscontrando un grave abbandono di rifiuti e la mancanza di un impianto di depurazione delle acque di piazzale che, dilavando rifiuti e mezzi in manutenzione posteggiati sulle aree esterne, disperdono nell’ambiente oli e fluidi vari, in violazione del Ptar (piano tutela acque regionali).

Appena due settimane prima l’attenzione dei ranger si era concentrata su una carrozzeria in territorio di Paliano, anche in quel caso c’era una palese inosservanza delle norme in materia. È più che giusta l’attenzione sul settore; uno stimato sottufficiale ritiene che «queste dittarelle inquinano come una petroliera», specificando che «i mezzi stazionanti o abbandonati su piazzali ed adiacenze, rilasciano olio ed altri liquidi pericolosi in quantità inimmaginabile. Un fenomeno che dura per mesi ed anni. Dagli automezzi fuoriesce liquido refrigerante, diesel, benzina, polveri di freni ed altro.

Dietro l’apparente innocuità di una ditta a gestione familiare, spesso si cela una bomba ecologica, perché la stragrande maggioranza è sprovvista del depuratore delle acque meteoriche che dilavano i piazzali e tutte le sostanze spiaccicate sul cemento. La norma prevede che si depurino almeno i primi cinque millimetri, purtroppo gli eco inquinatori non sono soltanto le multinazionali, anche i piccoli fanno la loro parte. Officine di tutti i tipi, distributori di carburante, fabbri, marmisti, depositi di rifiuti, isole ecologiche; tutti sono obbligati, dall’entrata in vigore nel 2006 della legge 152, considerata “la bibbia” degli ecologisti e dei difensori dell’ambiente. Ambedue le ditte citate sono state denunciate per le vistose violazioni riscontrate, ed anche in questo caso i ranger cercheranno di indicare i procedimenti da adottare per evitare la chiusura degli esercizi ma, soprattutto, i gravi danni all’ambiente.

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