Spazio satira
L'analisi
04.06.2024 - 16:00
Il tribunale di Frosinone
Al tribunale di Frosinone sono la prima voce del contenzioso civile. In crescita le cause di lavoro, anche su livelli superiori al periodo pre-Covid. È quanto emerge dal monitoraggio della giustizia civile nel distretto di Roma, diffuso dal ministero della Giustizia. Frosinone segue un trend nazionale dal quale si evidenzia un continuo ricorso ai tribunali per dirimere controversie di lavoro.
Frosinone
Stando agli ultimi dati pubblicati, nel 2023, nel tribunale di Frosinone sono stati iscritti 2.121 nuovi procedimenti in materia di lavoro e ne sono stati definiti 1.746. Entrambi i numeri sono i più alti dal 2020 in poi, mentre nel 2019 si registravano 1.845 iscritti e 1.914 definiti. Rispetto ad allora si registra un incremento appena inferiore al 15% delle cause iscritte con una diminuzione dell’8,77% di quelle definite. Nel confronto a dodici mesi, invece, aumentano sia i procedimenti iscritti che quelli chiusi. Nel 2022, infatti, erano stati, rispettivamente, 1.458 e 1.497. In un anno, quindi, i nuovi procedimenti sono aumentati del 45,47%, mentre quelli conclusi sono cresciuti del 16,63%. Rispetto al 2021, 1.434 iscritti e 1.525 definiti, le nuove cause di lavoro salgono del 47,90%, mentre quelle definite registrano un più 14,49%. Dal 2020 al 2023 i nuovi procedimenti (erano 1.653) crescono del 28,31% mentre quelli definiti (erano 1.715) dell’1,80%. Dal 2019 al 2023, nel tribunale di Frosinone sono state iscritte 8.511 nuove cause di lavoro, mentre nello stesso periodo di tempo ne sono state definite 8.397. È come se per ogni nuova causa di lavoro iscritte ne è stata definita una. Nel 2023 su 6.962 procedimenti iscritti nel settore civile 2.121 sono in materia di lavoro, 1.642 in affari contenziosi, 1.435 in procedimenti speciali sommari, 899 in materia di previdenza e assistenza e 865 nella volontaria giurisdizione. In tutto il settore civile le pendenze sono scese dalle 6.901 del 31 dicembre 2020 alle 5.822 del 31 dicembre 2023 per una diminuzione delle pendenze del 15,6%.
Cassino
Restando in Ciociaria, nel tribunale di Cassino, negli ultimi due anni disponibili si registra un aumento delle iscrizioni delle cause di lavoro. Queste erano 934 nel 2021, poi sono passate a 1.058 nel 2022 e a 1.269 nel 2023. In precedenza, erano 1.192 le iscrizioni nel 2020 e 1.309 nel 2019. Ciò significa che dal 2019 al 2023, al tribunale di Cassino, le nuove cause di lavoro sono diminuite del 3,05%, mentre nell’ultimo anno del 19,94%. I procedimenti definiti sono stati 1.140 nel 2023, 1.258 l’anno prima, 1.209 nel 2021, 953 nel 2020 e 1.354 nel 2019. Le definizioni scendono del 9,37% negli ultimi dodici mesi e del 3,05% dal 2019 al 2023. Dal 2019 al 2023 a Cassino sono stati iscritti 5.762 procedimenti in materia di lavoro, mentre ne sono stati definiti 5.914. In tutto il settore civile di Cassino le pendenze passano da 12.353 del 31 dicembre 2020 a 10.009 del 31 dicembre 2023 per una diminuzione del 19%. Nel 2023 su 6.579 procedimenti civili aperti a Cassino il grosso è rappresentato dagli affari contenziosi con 2.084, poi i procedimenti speciali sommari con 1.671, il lavoro con 1.269, la volontaria giurisdizione con 1.020 e la previdenza e assistenza con 535.
Il dato nazionale
A livello nazionale, dopo che per diversi anni le cause di lavoro sono costantemente diminuite, il 2022 e il 2023 rappresentano un’inversione di tendenza. Dopo il minimo storico del 2021 con 230.659 nel 2023 sono state iscritte 281.306 cause in materia di lavoro e previdenza. Sui motivi che hanno portato alla crescita del contenzioso in materia di lavoro vanno segnalati i procedimenti nel settore della scuola con contenziosi aperti dal personale precario, per la ricostruzione delle carriere, per la retribuzione professionale agli insegnanti precari, sulla reiterazione dei contratti a termine, per il riconoscimento della carta del docente, per il riconoscimento di titoli conseguiti all’estero. In crescita anche le cause contro i licenziamenti individuali e collettivi. Il boom si riscontra soprattutto nel pubblico impiego.
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