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Frosinone

Accoltellato in piazza, la perizia

La procura ha affidato una consulenza medico-legale per accertare la natura del ferimento del gambiano . Le indagini della polizia hanno permesso di risalire a tre egiziani

tribunale

La procura ha incaricato il medico legale per gli accertamenti sul tentato omicidio di piazza Pertini (sotto) su cui indaga la polizia

Affidata la consulenza medico legale per l’accoltellamento del gambiano, il 3 maggio in piazza Pertini.
La procura, che ha indagato tre egiziani per tentato omicidio in concorso e porto abusivo di arma, di cui uno, un ventiquattrenne arrestato dalla squadra mobile, e gli altri due ancora irreperibili, ha affidato l’incarico al dottor Vincenzo Caruso.

Si tratta dello stesso medico che si è occupato di un altro caso di accoltellamento, questa volta mortale, quello del nigeriano Kelvin Mene, deceduto lo scorso ottobre, dopo 12 giorni di ricovero all’ospedale Fabrizio Spaziani.
In questo caso, però, il ferito, originario del Gambia e residente a Ferentino, ha riportato gravi lesioni. Il medico dovrà così accertare, anche attraverso le cartelle cliniche, l’entità delle lesioni, valutare la prognosi e se ricorra ancora il pericolo di vita. Il ferito, al momento, si trova ricoverato, ancora in prognosi riservata, in terapia sub intensiva all’ospedale Umberto I di Roma.
Il fatto sul quale indaga la squadra mobile di Frosinone, coordinata dal sostituto procuratore Samuel Amari, è stato ricostruito oltre che con le testimonianze di alcuni dei presenti al momento con le telecamere di videosorveglianza del supermercato e del Comune.

Il 3 maggio in piazza Pertini si è accesa una discussione tra egiziani nella quale sarebbero intervenuti, con lo scopo di pacificare gli animi, dei ragazzi del Gambia. Ma l’intento di questi ultimi non è stato gradito dagli egiziani. Che, per tutta risposta, hanno deciso di vendicarsi e passare subito alle vie di fatto. Tanto che il ventiquattrenne egiziano, che lavora come macellaio ed è difeso dall’avvocato Angelo Testa, con gli altri due che ora sono ricercati è entrato nel vicino supermercato per acquistare un set di coltelli da cucina e un mattarello.

La scena è stata ripresa dalle telecamere: a pagare, alle casse, sarebbe stato proprio il ventiquattrenne sostenendo che gli altri due non parlano bene l’italiano. Quindi con i coltelli e il mattarello, gli egiziani, in base alla ricostruzione della questura, hanno subito aggredito i gambiani. L’azione è così culminata con il ferimento del gambiano, colpito due volte all’addome, e con il tentato ferimento, sempre con un coltello, di un connazionale.
Dopo l’aggressione i tre sono fuggiti, mentre sul posto venivano chiamati i soccorsi e la polizia. Il gambiano colpito ha riportato due gravi lesioni al fegato e al polmone.

Nel frattempo le indagini della questura sono andate avanti senza sosta. Acquisiti i filmati e sentiti i gambiani il cerchio si è stretto intorno a tre egiziani. Fino a che gli uomini della squadra mobile, diretti dal vice questore Flavio Genovesi, non li hanno identificati. Durante il fermo del ventiquattrenne i fratelli di questi, di cui uno minorenne, hanno creato problemi uno è stato arrestato e poi scarcerato per resistenza a pubblico ufficiale, l’altro invece è stato denunciato. L’autore materiale del grave ferimento, invece, in base a quanto finora ricostruito sarebbe uno dei due irreperibili.
Sul movente dell’aggressione si scava ancora, ma non si escludono questioni legate al mondo della droga. La vittima in tasca aveva 420 euro.

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