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Sora

La radioterapia riparte con nuove apparecchiature

Nuovo acceleratore lineare e Tac di ultima generazione al Santissima Trinità per trattare i pazienti oncologici. Completato l’iter autorizzativo. L’annuncio della presidente della commissione sanità Alessia Savo: apparecchiature attivate

ospedale sora

Il nuovo apparecchio Tac inaugurato alla fine di gennaio dal presidente della Regione Lazio

Con l’attivazione del nuovo acceleratore lineare, riparte all’ospedale Santissima Trinità la medicina nucleare. Per i pazienti oncologici significa la possibilità di sottoporsi alla radioterapia senza doversi recare in strutture sanitarie lontane, peraltro potendo disporre di apparecchiature di ultima generazione come la nuova precisissima Tac che viene utilizzata per il centraggio del bersaglio da colpire con le radiazioni. Apparecchi inaugurati a fine gennaio con la visita del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e che ora, ottenute tutte le autorizzazioni di legge, sono operativi.

L’annuncio dell’avvenuta attivazione è giunto dalla presidente della commissione sanità della Regione, Alessia Savo: «Con il completamento dell’iter procedurale da parte della Regione Lazio, della Asl di Latina e di Frosinone, finalmente possiamo annunciare la riattivazione della medicina nucleare all’ospedale di Sora. Un iter che ho seguito personalmente, come presidente della commissione sanità, e che mi stava molto a cuore perché, finalmente, i pazienti possono tornare a curarsi nella struttura sanitaria della città volsca, grazie all’attivazione di un nuovo acceleratore nucleare. Ricordo che oltre a questo macchinario di ultima generazione, l’ospedale di Sora è stato dotato di una Tac che consentirà un centraggio fino a frazioni di millimetro e di una nuova dialisi, macchinari che abbiamo inaugurato con il presidente Rocca a fine gennaio scorso».

Non solo. «Al “Santissima Trinità” - ha sottolineato la presidente Savo - sono destinate altre importanti risorse per l’adeguamento sismico del nosocomio e per il pronto soccorso con i fondi per il Giubileo. Oggi, con l’autorizzazione all’utilizzo dell’acceleratore nucleare, restituiamo ai pazienti un’eccellenza che consentirà loro di non dover più fuggire dal territorio per curarsi. Ringrazio il presidente Rocca, il direttore Urbani e i commissari straordinari delle Asl di Latina e Frosinone, Cenciarelli e Pulvirenti».

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