La situazione
27.04.2024 - 16:00
L’area individuata per costruire la moschea - fonte Google Maps
L’iter burocratico necessita di un’accelerata per pregare “in regola” e senza problemi di sicurezza. Il riferimento è alla moschea che dovrebbe essere costruita in zona Selva Polledrara, tra l’ospedale e il tribunale. E la richiesta arriva direttamente dalla comunità musulmana che attualmente si riunisce ogni venerdì in via Mària. Ma in più occasioni è stata ribadita la non idoneità del luogo, un garage adibito al culto, che potrebbe creare ulteriori problemi qualora la proposta di legge (a prima firma del parlamentare Tommaso Foti) dovesse prendere piede.
«Come comunità musulmana chiediamo che l’iter burocratico vada avanti» spiega Abdul Ossaifi, fondatore dell’associazione musulmana Ettuba che si occupa della costruzione della moschea e presidente dell’associazione Anolf Cisl di Frosinone. Quindi l’opera sarà interamente a carico della comunità. «C’è da dire che da parte dell’amministrazione pubblica, mi riferisco sia alla precedente sia all’attuale in carica, abbiamo sempre ricevuto molta disponibilità – prosegue – E volontà di procedere. La struttura, una volta terminata, avrà una destinazione culturale in regola dando finalmente stabilità e tranquillità per le funzioni religiose». Insomma un grande centro con una biblioteca, una sala riunioni per ospitare convegni e uno spazio per il culto.
All’appello dunque mancherebbe il passo successivo da parte del comitato di vigilanza. Un organo che però ancora non ha fissato nessuna data per riunirsi. O meglio sembrerebbe proprio che, al momento, non esprima nessun rappresentante che dovrebbe prenderne parte. E intanto l’iter resta fermo. In tutta la provincia di Frosinone si contano circa 7.000 musulmani su un totale di 25.000 stranieri. A Frosinone sono all’incirca 500 residenti nella maggior parte dei quartieri. Per quanto riguarda il paese di origine la maggior parte arriva dal Marocco (tra 150 e 200). Ma anche dalla Tunisia (120), Albania, Siria, Algeria, ex Jugoslavia e Russia. Di questi la maggior parte frequenta la moschea di via Mària ogni venerdì per la preghiera. Ma durante le ricorrenze come quella del ramadan i numeri salgono e il “garage” diventa impraticabile.