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Picchiato e rapinato, sì all’abbreviato

Riuniti i procedimenti a carico di due frusinati e una anagnina. A luglio scorso un quarantenne di Ceccano sarebbe stato attirato in un immobile abbandonato nella zona della stazione

Tensione in tribunale. Dà in escandescenze in aula e minaccia il giudice

Il tribunale di Frosinone

A luglio dello scorso anno il raggiro, il pestaggio e la rapina ai danni di un quarantenne di Ceccano. A ottobre, a seguito di indagini, vennero arrestati due frusinati, di 38 e 39 anni, e una giovane di Anagni, di 26. Nell’udienza di ieri mattina sono stati uniti i procedimenti a carico dei tre ed è stato ammesso il rito abbreviato condizionato all’audizione della parte offesa. Si torna in aula il prossimo 7 giugno.

La ricostruzione
Stando alle accuse, nella tarda serata del 14 luglio del 2023, una ventiseienne di Anagni avrebbe attirato l’attenzione del ceccanese. Si conoscevano da circa un anno. Lo ha visto transitare con un’auto nella parte bassa del capoluogo. Ha chiesto un passaggio all’uomo per raggiungere la zona del Casermone e si è fatta prestare dei soldi, sostenendo che poco dopo a restituire la somma sarebbe stato un amico. Amico che, a dire della ragazza, li avrebbe aspettati vicino al parcheggio di un supermercato.

Sempre stando alle accuse, la ventiseienne ha condotto, quindi, il ceccanese vicino a un negozio del quartiere Scalo, invitandolo a raggiungere un immobile abbandonato. Proprio lì si sarebbero consumate la rapina e la successiva aggressione da parte di alcuni uomini, tra cui i due finiti sotto accusa. Una terza persona è rimasta ignota. La vittima sarebbe stata minacciata e aggredita con calci e pugni.

Gli aggressori avrebbero preso le chiavi della sua auto e trafugato all’interno. Dentro la macchina hanno trovato il portafoglio dell’uomo con all’interno 250 euro; hanno, quindi, portato via il denaro oltre al telefono della vittima. Telefono che hanno perso, però, durante la fuga.

Il quarantenne rapinato ha dovuto fare ricorso alle cure dei dottori per le ferite riportate al volto e agli arti inferiori. La prognosi è stata di sette giorni. Dopo la denuncia dell’uomo sono state avviate subito le indagini da parte degli agenti della polizia che hanno portato i tre a finire sotto accusa. La giovane è difesa dall’avvocato Antonio Ceccani, mentre i due frusinati dall’avvocato Marco Maietta.

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