Spazio satira
Cassino
08.04.2024 - 15:00
La casa circondariale di Cassino
Aveva 19 grammi di hascisc negli slip. È la scoperta che aveva fatto un anno fa la Polizia penitenziaria nel corso di un controllo a Mohamed Jandoubi, italo tunisino di 37 anni, residente a Latina, detenuto all’epoca dei fatti nel carcere di Cassino. Era stato condannato in via definitiva nel processo «Alba pontina» dove era stata contestata anche l’aggravante del metodo mafioso a due anni e quattro mesi.
Secondo quanto ipotizzato dal pubblico ministero di Cassino Flavio Ricci, titolare dell’inchiesta «ha detenuto illecitamente e non per uso terapeutico nascosti negli slip 19 grammi di hascisc da cui si potevano ricavare oltre 200 dosi medie singole».
Gli inquirenti avevano contestato anche l’aggravante di aver detenuto la droga durante il periodo di detenzione nella casa circondariale.
Sulla sostanza stupefacente una volta scattato il sequestro era stata disposta una perizia. Era stata la Procura di Cassino a chiedere il rinvio a giudizio nei confronti del trentaseienne. Tra le fonti di prova raccolte le informative di reato e il verbale di sequestro dell’hascisc e infine anche una consulenza tecnica. Nei prossimi giorni è fissata l’udienza preliminare in Tribunale e non è escluso anche che la difesa possa scegliere dei riti alternativi.
Lo scorso gennaio per il 36enne era arrivata nell’ambito di una attività dei Carabinieri del Nucleo Investigativo, la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di tre anni. In passato era stato affiliato al gruppo dei fratelli Travali ed era stato coinvolto nell’operazione Status Quo condotta dalla Dda.
Jandoubi è ritenuto il presunto responsabile anche di un altro episodio avvenuto poche settimane fa quando avrebbe aggredito un agente della Polizia Penitenziaria. Questo fatto è avvenuto nel carcere di Civitavecchia.
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