Cerca

L'intervista

Anna Verrelli non accetta l'incarico da vicesindaco. «È mancata la condivisione»

«L'atteggiamento di chiusura di Perciballi sta portando a uno stallo dell'attività amministrativa che non possiamo permetterci»

Anna Verrelli non accetta l'incarico da vicesindaco. «È mancata la condivisione»

L'assessore comunale ai servizi sociali Anna Verrelli

L'assessore ai servizi sociali del Comune di Boville Ernica, Anna Verrelli, non ha accettato l'incarico da vicesindaco. Venerdì ha protocollato la lettera. La nomina dal primo cittadino Enzo Perciballi era arrivata una settimana fa, dopo aver destituito Benvenuto Fabrizi. Proprio con quest'ultimo e con la consigliera Luana Zili, Verrelli fa parte del nuovo gruppo consiliare "Per Boville". Abbiamo contattato l'assessore per capire meglio la sua scelta.

Come mai non ha accettato? Eppure si tratta di una nomina prestigiosa...
«La mia decisione e, ad una analisi superficiale, potrebbe sembrare strana visto il rifiuto. Ma ha origine proprio dai motivi che mi hanno spinto a candidarmi. Dai motivi e dai valori che sono alla base del mio impegno per Boville. Sono convinta che per il bene della nostra cittadina, la condivisione dei progetti sia essenziale per portare avanti un programma che veramente rispecchi il volere di tutti i cittadini che ci hanno votato. Ecco, tutto questo non c'è mai stato».

In che senso non c'è mai stato?
«Sin dal momento in cui si è insediata la giunta, il sindaco Perciballi ha accentrato tutta la gestione amministrativa, dimostrandosi troppo spesso allergico al confronto. In tutte le riunioni abbiamo cercato di aprire delle discussioni, su sollecitazione di tanti cittadini di cui siamo espressione, su tematiche fondamentali per la crescita di Boville, ma abbiamo sempre trovato un muro. Una constatazione, quest'ultima, che naturalmente non è solo mia ma è condivisa anche da altri colleghi».

E quindi quali sono state le vostre azioni?
«C'è da dire che, proprio questo atteggiamento di chiusura del sindaco, sta portando ad uno stallo dell'attività amministrativa che non possiamo permetterci. Boville deve andare avanti e ha bisogno delle idee, delle energie e delle forze di tutti. Proprio per questi motivi, insieme ai colleghi Benvenuto Fabrizi e Luana Zili, abbiamo costituito il gruppo consiliare "Per Boville".

Però, come prima conseguenza, questa iniziativa ha portato alla revoca del ruolo di vicesindaco per Fabrizi...
«Sì, la prima conseguenza della costituzione del nuovo gruppo consiliare è stata proprio questa. Una decisione incomprensibile, intanto per le doti indiscutibili del consigliere Fabrizi e poi perché quest'ultimo rappresenta, con i suoi voti, oltre un terzo delle preferenze di tutta la lista. Aggiungo che non sono le "poltrone" ad interessarci e prova ne è il fatto che io non abbia accettato questa prestigiosa nomina e che Luana Zili abbia rimesso le sue deleghe (cimitero e cerimoniale, ndr). A noi, come detto, interessa lo sviluppo e la crescita di Boville. E per crescita intendo economica, sociale e culturale».

Secondo lei il sindaco ha perso l'occasione per un confronto costruttivo con la sua maggioranza?
«Assolutamente sì. Sbagliando, ha vissuto la costituzione del gruppo come una lesa maestà. Ma qui non c'è alcun re. Invece di discutere con tutti noi e cercare di trovare una sintesi, l'unica domanda che è stato in grado di porre è stata: "Con chi stai?". Tutto questo è inaccettabile, oltre che deprimente. La risposta non può essere il "mercato" delle deleghe e delle "poltrone". Il sindaco, come al solito, ha preso queste decisioni da solo, forse condividendole esclusivamente in famiglia, non coinvolgendo la maggioranza e i consiglieri e dimenticando il ruolo delle istituzioni».

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione