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L'intervento

Roberta Angelilli: «Consorzio alleato delle imprese». Oggi il passaggio di consegne

Parla il vicepresidente della Regione Lazio: «Adeguare lo statuto è fondamentale per le nuove sfide»

Roberta Angelilli: «Consorzio alleato delle imprese». Oggi il passaggio di consegne

Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore regionale allo sviluppo industriale

Il passaggio di consegne è previsto alle 14 di oggi, presso la sede del Consorzio a Frosinone. Alla presenza di Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore regionale allo sviluppo industriale. L'insediamento ufficiale del neo commissario Raffaele Trequattrini e l'addio del presidente dimissionario Francesco De Angelis.

Le prospettive
Roberta Angelilli fa il punto della situazione e rileva: «Nei mesi scorsi avevo detto che bisognava guardare ai requisiti di professionalità e competenza. L'indicazione di un professore universitario come Raffaele Trequattrini va in questa direzione. L'obiettivo è quello di un commissariamento breve. È fondamentale modificare lo statuto: passaggio necessario sia sul versante della semplificazione che su quello della "mission" del Consorzio. Il punto è semplice: l'ente deve essere pronto per le sfide del presente e del futuro».

Aggiunge Angelilli: «Ci sono quindi i 45 milioni di euro per interventi infrastrutturali per le aree industriali del Lazio. Un grande risultato che abbiamo raggiunto grazie alla stretta collaborazione con il ministro Fitto, che ha compreso che i progetti andavano assolutamente recuperati e inseriti nella lista delle opere da finanziare con i fondi europei per lo sviluppo regionale. Attraverso una lunga negoziazione con il ministero della Coesione, si sono risolte tutte le criticità che avevano portato di fatto all'esclusione dei fondi destinati al Consorzio». Argomenta Roberta Angelilli: «Le risorse ci sono, si tratta però di allinearle alla progettazione. È un obiettivo "sfidante".

Il termine di riferimento è dicembre 2024: bisogna concentrarsi su quella data per avere tutte le progettazioni pronte. In modo da far partire i lavori. Certamente è un obiettivo impegnativo, ma dobbiamo centrarlo. Ringrazio Francesco De Angelis per il lavoro svolto: il Lazio ha il Consorzio industriale più grande d'Italia e tra i maggiori in Europa. Ora si tratta, però, di effettuare altri scatti. Ci sono per esempio alcune aree regionali escluse: penso a Civitavecchia, a Civita Castellana, a tante zone di Roma. Ecco perché insisto sullo Statuto. Quindi va perfezionata la governance. Inoltre bisogna intercettare i fondi europei e gli investimenti internazionali. Per realizzare grandi progetto occorrono grandi risorse.

Il Consorzio dovrà essere un alleato forte delle imprese del Lazio. Per le associazioni di categoria e le parti sociali e datoriali l'ente sarà un punto di riferimento. D'altronde, sia relativamente al Pnrr che al Fondo di sviluppo, la Regione Lazio ha dato segnali importanti. Infine, puntiamo molto anche sulla partecipazione dei sindaci».

Le sfide all'orizzonte
Chiediamo a Roberta Angelilli: quale ruolo per la Regione Lazio nelle prossime sfide? A partire dal Giubileo. Risponde: «È una fase intensa sul versante dei grandi eventi. Penso al Giubileo ma pure a Expo 2025 in Giappone: un'occasione fondamentale per l'intero sistema industriale del Lazio, che è di primo livello. Una grande vetrina per il made in Italy e per la nostra Regione. Saremo protagonisti». Tra i temi più importanti sul tavolo c'è la Zls, acronimo che sta per Zone Logistiche Semplificate. Uno strumento che potrebbe essere molto importante per il Lazio. Afferma Roberta Angelilli: «In questi giorni ho letto alcune preoccupazioni, che non ho difficoltà a dichiarare infondate.

Stiamo andando avanti, ma la garanzia più importante è rappresentata dal fatto che le Zls sono menzionate esplicitamente nel percorso di coesione avviato dal Governatore Francesco Rocca con il presidente del consiglio Giorgia Meloni e con il ministro Raffaele Fitto. Occorrono dei tempi tecnici. Stiamo lavorando affinché possa esserci un punto di svolta già a maggio. La previsione delle Zls è un obiettivo al quale stiamo lavorando e lunedì 11 marzo ci sarà l'ennesima riunione su un tema che abbiamo ereditato dalla precedente giunta. Il Lazio avrebbe già potuto averle nel 2022, ma la proposta presentata non era allineata con i vincoli della Commissione Europea. Peraltro il Governo Draghi l'ha giudicata irricevibile. È necessario ridefinire le perimetrazioni. Detto questo, la sottoscritta crede nella continuità amministrativa. Ragione per la quale il lavoro effettuato è prezioso e va tenuto in considerazione. Effettuando però un ragionamento sulla riperimetrazione».

Guardando all'Europa
Roberta Angelilli allarga lo sguardo e sottolinea: «Credo che sia importante accendere i riflettori su alcune proposte che devono far parte dell'attualità politica e della campagna elettorale per le europee. Per esempio il tema degli aiuti di Stato è centrale: aprire una negoziazione è importante. Questo messaggio dovrà essere forte e chiaro. Si può fare. Come dimostrato a proposito dei fondi del Pnrr. La Commissione Europea nel prossimo futuro dovrà calarsi nei territori. Il Lazio confina con Regioni inserite nella Zes unica. La Zona Economica Speciale è un'opportunità straordinaria, ma è evidente che per le Regioni confinanti rappresentano un problema con il quale fare i conti.

Ecco, credo che l'Unione Europea potrebbe intervenire su un tema come questo». Ad un anno dall'insediamento della giunta Rocca a seguito della vittoria del centrodestra, come è cambiata la Regione Lazio? Rileva Roberta Angelilli: «La grande sinergia con le istituzioni nazionali è un valore aggiunto straordinario. Con il Governo si fa squadra in modo importante ed efficace. Pensiamo alla vicenda dei 45 milioni di euro "recuperati" per il Consorzio industriale. Inoltre vorrei sottolineare come la Regione Lazio abbia le porte aperte nei confronti delle imprese, delle associazioni di categoria e delle parti sociali. Non c'è un solo avviso oppure un singolo finanziamento che non abbiamo condiviso con il territorio. Ecco, credo che questa sia una vera e propria "rivoluzione". I territori per noi sono imprescindibili: lo abbiamo dimostrato, lo stiamo dimostrando e continueremo a dimostrarlo».

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