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Il caso

Le tolgono il figlio. Appello disperato della mamma

La donna aveva denunciato la cognata per maltrattamenti ed era finita in una comunità ma poi era tornata dal compagno. Il tribunale per i minorenni ha deciso per la sospensione della potestà

Le tolgono il figlio. Appello disperato della mamma

Nei documenti sul caso del bambino allontanato dai genitori, si parla anche del Casermone, luogo di residenza della coppia

Denuncia la cognata per maltrattamenti in famiglia e viene collocata con un bimbo piccolo in una casa di rifugio. Poi la donna ritorna dal compagno, nel frattempo uscito dal carcere, con cui decide di riallacciare la relazione e crescere insieme il piccolo. Ma ai genitori viene sospesa la responsabilità genitoriale, con nomina di un tutore e di un curatore speciale.

E così il bimbo viene collocato in una comunità socio educativa, lontano dai genitori, su disposizione del tribunale per i minorenni che invia gli atti al pm per l'apertura di un procedimento volto all'accertamento dello stato di abbandono.
Ma la madre protesta e denuncia che da tre settimane non riesce ad avere notizie del bambino e nemmeno a vederlo, nonostante le siano stati garantiti incontri in uno spazio neutro.

Sul caso c'è una relazione dei servizi sociali del Comune di Frosinone poi inviata al tribunale per i minorenni di Roma. Secondo gli assistenti sociali le condizioni dell'abitazione della coppia «non sono idonee alla vita quotidiana», contestate anche carenze igieniche e il mancato rispetto del calendario vaccinale. Quanto all'alloggio, i servizi sociali evidenziavano che la famiglia vive al Casermone, «dove il proliferare di azioni di spaccio di sostanze psicotrope è all'ordine del giorno, con "vedette" poste in maniera da poter controllare l'intera zona».

Tutte contestazioni che la mamma (incensurata), trasferitasi per un breve periodo a Milano con il bimbo, respinge. Tuttavia, alla luce di quanto comunicato al tribunale per i minorenni era lo stesso servizio sociale del Comune a richiedere, nell'interesse del minore, «un provvedimento urgente e indifferibile» quale «l'inserimento un una comunità socio educativa».
Convocata con una scusa in Comune, la mamma giunta col bimbo è tornata a casa da sola. Il minore, infatti, è stato allontanato da lei e posto in una comunità. Da allora sta chiedendo di poter vedere il figlio. Senza risposta anche telefonate e pec inviate al Comune. Il timore della madre è che il bimbo possa ora essere adottato.

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