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L'analisi

Perché la rivoluzione passa dal Bus Rapid Transit

Solo un collegamento veloce tra la Stazione e De Matthaeis può provare a cambiare il trasporto pubblico locale. Ma l'opera doveva andare a regime nel 2026: si prova ad accelerare

Perché la rivoluzione passa dal Bus Rapid Transit

Un'immagine di traffico in via Aldo Moro

Il punto è stare sul pezzo nel presente e programmare le misure del futuro, seppure prossimo. Perché la doppia sfida all'inquinamento ambientale e al cambio radicale dei sistemi di mobilità cittadina impongono necessariamente dei tempi diversi. Il sindaco Riccardo Mastrangeli ne è perfettamente consapevole ma non intende trasformare questo dato di fatto in un alibi. Perciò mantiene altissimo il livello di attenzione e fa sentire forte il pressing sugli assessori e sui dirigenti.

Sui limiti di velocità a 30 chilometri all'ora si può intervenire rapidamente, mentre per la corsia dedicata del Brt e per il divieto di transito ai mezzi pesanti nel tratto urbano della Monti Lepini è necessario un lavoro di preparazione che non può contemplare errori di procedura. Fatto sta che ambiente e viabilità sono ormai le vere priorità dell'Amministrazione Comunale.

Il primo passaggio sarà proprio quello delle strade a 30 chilometri all'ora. Si stanno definendo con precisione le zone. Ma il dado è tratto. La mappa delle strade sarà la seguente: via Puccini, via Fontana Unica, via Mola Vecchia, considerando la presenza di due Parchi: La Fontaine e il Matusa. Ma anche via Marittima, Corso Lazio, viale Grecia, la strada di collegamento tra via Pierluigi da Palestrina e via Le Rase, via San Giuseppe. Sarà la Polizia Locale ad emanare le relative ordinanze, dopo la lettera inviata dal sindaco. Mastrangeli ha messo nero su bianco i parametri che riguardano la presenza di scuole, chiese, ospedali e cliniche. Oltre alle strade dove c'è un tasso di incidentalità maggiore. Richiamando una recente circolare del Ministero dei Trasporti per la presenza di altre situazioni: assenza di marciapiedi, restringimenti stradali, frequenza di ingressi e uscite carrabili da fabbriche, stabilimenti e parchi gioco.

Sempre nei prossimi giorni partirà l'operazione per aumentare e rendere più incisivi i controlli sulle emissioni di caldaie e, in presenza di altre modalità di riscaldamento, sulle biomasse legnose, tramite anche le pattuglie dedicate della polizia locale. Verrà stipulata una convenzione con una società di servizi per il monitoraggio delle caldaie e tutte le emissioni che vengono dalle abitazioni private.

Ma in prospettiva è sicuramente il Bus Rapid Transit il fulcro della futura mobilità cittadina. Parliamo di un progetto per il quale era previsto andare a regime nel 2026. A questo punto si deve innanzitutto capire se è possibile anticipare i tempi.

Vale sempre la pena ricordare quanto scritto nello studio di fattibilità del dirigente Marlen Frezza e del funzionario Pio Porretta: «La riorganizzazione complessiva della linea di trasporto collettivo del Brt si basa sull'istituzione di una linea ad alta frequenza, da effettuarsi con bus elettrici lungo un percorso che si sviluppa dal capolinea del parcheggio di interscambio della stazione ferroviaria, transita dal parcheggio dell'ascensore inclinato fino a piazzale De Matthaeis. La linea giornaliera attraversa la zona maggiormente popolata del Comune e si estende per circa quattro chilometri. Il percorso del Brt è descritto per terminali, dove il sistema si attesta e che hanno funzione di terminale, e i tratti di linea, composti da sezioni. I terminali hanno la funzione oltre che per l'esercizio del sistema di Tpl, anche da nodo di interscambio con gli altri modi di trasporto».

I terminali individuati sono la stazione ferroviaria e piazzale De Matthaeis; le direttrici principali via Moro e via Marittima, mentre i punti di snodo via don Minzoni, via Sacra Famiglia, via Puccini, via Moro, via Casilina, via De Matthaeis, via Adige e via Po. Nei mesi scorsi non sono mancate polemiche all'interno della maggioranza, anche e soprattutto per l'individuazione del percorso. Adesso Mastrangeli ha indicato un percorso obbligato: corsia dedicata per il Brt, "promiscua" laddove coincide con le piste ciclabili. Ma una cosa è certa: il Brt dovrà collegare rapidamente (10 minuti) la Stazione a De Matthaeis. E viceversa. Soltanto così si potrà provare seriamente a mutare le dinamiche del trasporto pubblico locale. Altrimenti sarà una "mission impossible".

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