Spazio satira
Sanità
05.01.2024 - 16:00
Prima donazione multi-organo del 2024 all'ospedale Fabrizio Spaziani.
L'altra notte, informa l'Asl di Frosinone, è avvenuto l'accertamento di morte cerebrale di un paziente con successivo intervento di donazione di organi. Sono stati donati, grazie alla generosità del defunto e della sua famiglia, fegato e reni, trapiantati a pazienti in attesa nel Lazio e in Calabria.
«L'Asl di Frosinone si pone ad alti livelli nelle statistiche della donazione a livello regionale, grazie ad un team di eccellenti sanitari - fa sapere in una nota la direzione generale dell'Asl - Innanzi tutto, un ringraziamento va alla famiglia del donatore che ha saputo e voluto superare il dolore profondo per il distacco dal proprio amato congiunto, rispettando proprio la sua volontà di essere donatore di vita. La famiglia, compresa la gravità ed irreversibilità della situazione nonostante i tentativi e gli sforzi compiuti dall'equipe medica, da subito ha comunicato la generosa ed onorevole volontà espressa in vita dal donatore proprio ai familiari, i quali l'hanno chiaramente riportata allo staff».
Il trapianto è andato a buon fine. «Porterà il miglioramento delle condizioni di vita di altri pazienti costretti a trattamenti ed ospedalizzazioni continue - continua la nota dell'azienda sanitaria diretta dal commissario Sabrina Pulvirenti - Fegato e un rene sono stati trapiantati nel Lazio, l'altro rene in Calabria».
La Asl di Frosinone con il team di coordinamento trapianti dell'azienda esprime «il ringraziamento più vivo ai familiari che hanno supportato la volontà del loro caro».
L'Asl evidenzia «l'efficienza e lo spirito di collaborazione dimostrate da tutti i reparti ed il personale dell'ospedale Spaziani di Frosinone, a tutti i livelli coinvolto nel complesso iter della donazione d'organi: l'intero processo ha coinvolto tutto l'ospedale per 36 ore. In particolare, la rianimazione per il "mantenimento" del donatore, la cardiologia, la radiologia, l'anatomia patologica, il laboratorio analisi per gli accertamenti necessari all'idoneita degli organi, il coordinamento locale trapianti che ha mantenuto i contatti e svolto le pratiche complesse con il centro regionale trapianti, la sala operatoria che ha effettuato il prelievo».
La direzione aziendale esprime un sentito ringraziamento al personale che, «con dedizione, professionalità e sensibilità» ha permesso di realizzare l'importante risultato. L'intervento è stato assai delicato e ha visto coinvolti anche le equipe che hanno reimpiantato gli organi e l'Aeronautica militare che ha organizzato in breve tempo il viaggio per la Calabria. «L'ultimo trapianto quando sono stati donati molti organi, tra cui il primo prelievo di cuore dopo anni, era avvenuto a novembre», ricorda il dottor Fabrizio Apponi, direttore dell'unità di anestesia e rianimazione dello Spaziani nonché coordinatore del team trapianti dell'Asl di Frosinone.
«L'anno scorso - prosegue il medico - abbiamo avuto 15 accertamenti di morte cerebrale con 12 donazioni a buon fine. Per tre c'è stata un'opposizione, o perché in vita non c'è stato l'assenso o perché non è stato dato dai parenti. La Ciociaria è particolarmente generosa, è difficile sentirsi dire di no. Tanto che il centro trapianti della nostra Asl è preso ad esempio perché la nostra popolazione è molto istruita e generosa. Ma possiamo ancora fare di più. Non ci fermiamo. Vogliamo anche sensibilizzare la popolazione su questa tema. Siamo disponibili a fare incontri con i medici di base e con la gente. La donazione degli organi è un atto di generosità estrema».
Ma quali sono gli organi che vengono trapiantati? «Nella maggior parte dei casi la cornea - spiega il dottor Apponi - Solo l'anno scorso ne abbiamo fatte una trentina. Quando c'è l'accertamento della morte cerebrale, vengono trapiantati rene e fegato. Più raramente cuore e polmoni».
L'operazione, pur essendo definita di routine, richiede, tuttavia, il coinvolgimento di diversi team di specialisti. La fase più delicata è quella della conservazione degli organi perché possano arrivare nelle migliori condizioni al ricevente. A volte, infatti, può capitare che gli organi vengano scartati.
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