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Gli aiuti

Case famiglia: sono trentadue i minori ospitati

La Regione Lazio ha stanziato 1,9 milioni di euro di cui oltre 140.000 sono per i distretti socio-sanitari ciociari

Case famiglia: sono trentadue i minori ospitati

Sono 32 i minori ospitati in case famiglia con mamme in difficoltà. In un momento storico come l'attuale in cui l'attenzione è massima contro gli episodi di violenza nei confronti delle donne, per la provincia di Frosinone sono a disposizione oltre 140.000 euro finalizzati all'accoglienza nei distretti socio-sanitari per quante sono in difficoltà.

È stata pubblicata sull'ultimo bollettino ufficiale della Regione Lazio la determinazione della giunta regionale per la "finalizzazione delle risorse regionali per il sostegno all'accoglienza dei nuclei mamma/bambino delle case famiglia per le donne in difficoltà". A disposizione, per tutto il Lazio, ci sono poco meno di due milioni di euro.

Per la provincia di Frosinone le somme destinate sono 35.597,19 euro per il distretto socio-sanitario A (Alatri), 40.046,84 euro per il distretto B (Frosinone), 26.697,89 euro per il distretto C (consorzio Aipes) e 40.046,84 per il distretto D (consorzio dei comuni del Cassinate). I minori con genitori maggiorenni accolti nelle varie strutture (alla data del 31 dicembre 2022) sono 8 ad Alatri, 9 a Frosinone, 6 nel consorzio Aipes e 9 nel consorzio dei comuni del Cassinate.

Entro il 31 marzo di ogni anno, i distretti sociosanitari devono presentare la rendicontazione delle spese sostenute per i servizi e gli interventi finanziati ed erogati nel piano di zona dell'anno precedente. Nella determina, inoltre, si dà atto che «attraverso l'istituto dell'accreditamento e la definizione pubblica delle tariffe da corrispondere ai soggetti accreditati per le prestazioni erogate, la Regione Lazio intende garantire l'offerta dei servizi dando garanzia e certezza ai cittadini e alle cittadine di un buon livello qualitativo dei servizi e della loro funzionalità rispetto agli indirizzi di programmazione regionale" ed, in particolare, nella sezione cittadini e cittadine in crescita "saranno infine adottate misure per rendere esplicita la peculiarità della condizione dei nuclei mamma-bambino in situazioni di rischio di esclusione sociale. Saranno inoltre riviste le attuali regole sul sistema di accreditamento delle strutture, prevedendo sostegni finanziari coerenti con i costi dei servizi per l'intero nucleo"».

Nel provvedimento viene richiamata poi un'altra deliberazione del consiglio regionale, del 2019, del piano sociale "Prendersi cura, un bene comune" che prevede «misure urgenti per il sostegno dell'accoglienza dei nuclei mamma/bambino nelle case famiglia per donne in difficoltà». Con relativa determinazione dei parametri per le tariffe e le rette degli ospiti.

Premesso ciò, la Regione ha stabilito di «sostenere, anche per l'annualità 2023, i distretti socio sanitari nell'affrontare le maggiori necessità delle case famiglia che accolgono i nuclei mamma/bambino, necessità dovute all'aumento di emergenze sociali, assegnando ai medesimi le suddette risorse, ad integrazione delle risorse erogate in favore dei distretti socioassistenziali per il finanziamento dei livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps) relativi al "sostegno agli oneri relativi ai minori inseriti in strutture di tipo familiare"; di utilizzare, quale criterio di riparto delle suddette risorse, il numero effettivo dei nuclei mamma/bambino accolti in struttura residenziale casa famiglia, per ciascun distretto sociosanitario, alla data del 31 dicembre 2022».

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