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Il messaggio

Nella solidarietà la gioia del dare. Presentato il rapporto della Caritas diocesana

Gli interventi del vescovo Spreafico e del direttore Toti. Al centro del dibattito l'importanza dell'ascolto e della cura del prossimo e un pensiero rivolto agli anziani

Nella solidarietà la gioia del dare. Presentato il rapporto della Caritas diocesana

Il direttore della Caritas diocesana Marco Toti e il vescovo monsignor Ambrogio Spreafico

L'importanza dell'ascolto, della comprensione, della cura dell'anima e della carità. Ciò alla base dell'incontro presso la Curia Vescovile di Frosinone, durante il quale c'è stata la presentazione di alcuni dati elaborati dalla Caritas diocesana di Frosinone-Veroli-Ferentino, con l'intervento del vescovo, monsignor Ambrogio Spreafico, e del direttore Marco Toti.

Durante l'incontro è stato dato uno sguardo ai dati del censimento permanente della popolazione, da cui è emerso come a Frosinone ci sia il maggior decremento della popolazione residente rispetto alle altre province del Lazio: quasi ventiduemila persone in meno (-4,5% a fronte della media regionale del +3,9%). Un dato che risponde a due fenomeni, cioé la diminuzione progressiva delle nascite e un minor numero di immigrati rispetto ad altre zone del Lazio e d'Italia. Passando, invece, ad uno zoom nel periodo  2019 - 2022, a cavallo della pandemia, la provincia di Frosinone ha riscontrato una dinamica molto vivace del mondo del lavoro, con una diminuzione del tasso di disoccupazione e un aumento del dato occupazionale, e anche per le donne c'è stato un miglioramento della situazione.

E poi l'importanza dei centri di ascolto che a Frosinone, come in altri contesti territoriali, rappresentano uno dei principali osservatori sul rischio di emarginazione sociale, «perché l'ascolto fa tanto, ascoltare una persona è anche un po' guarirla» ha spiegato il direttore della Caritas diocesana Marco Toti. Ben nove, i centri di ascolto attivi nella diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, che si trovano ad Amaseno, Castro dei Volsci, Ceccano, Ferentino, Frosinone (oltre al servizio per gli stranieri, i due centri per famiglie sono nella parrocchia di San Paolo Apostolo e presso la chiesa della SS.ma Annunziata), Monte San Giovanni Campano e Ripi.

È stata menzionata, poi, la mensa diocesana per i poveri, gestita dalla Comunità di Sant'Egidio, che eroga un servizio di 7.000-8.000 pasti l'anno, con l'apertura di tre giorni settimanali, e una media di circa quaranta pasti giornalieri, con circa ottanta volontari che nel 2022 hanno dato il loro contributo per offrire un pasto caldo ai più bisognosi. Poi si è parlato della raccolta alimentare, degli appuntamenti nel giorno di Natale con la visita al carcere e, forse, con un pranzo con un gruppo non troppo grande di detenuti, e del classico pranzo di Natale organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio, perché la comunità faccia festa con poveri, persone senza dimora, anziani, profughi e gente sola.

In conclusione di incontro, non poteva mancare un augurio del vescovo Spreafico, che ha voluto lasciare tale  messaggio: «Ci spopoliamo, siamo di meno, ma io credo che possiamo essere di più nell'aiuto, nella solidarietà, nella vicinanza a chi soffre. Penso soprattutto agli anziani, credo che noi dobbiamo provare a capire come aiutarli a vivere con dignità. Dobbiamo moltiplicare il bene, io vedo che c'è in ognuno il desiderio del bene. È bello tirar fuori da ogni uomo e da ogni donna il desiderio del bene. Come dice Gesù, c'è più gioia nel dare che nel ricevere. Credo sia un grande segreto di vita, e questo rapporto Caritas mostra come  insieme possiamo davvero rendere più fraterno e più bello il mondo, aiutando chi ha più bisogno».

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