Spazio satira
Lo studio
26.11.2023 - 18:00
A partire dalla prossima settimana e fino alla vigilia di Natale lavoratori dipendenti e pensionati riceveranno la tredicesima mensilità. In arrivo, dunque, per 35 milioni di italiani 40,7 miliardi di euro. A fare i conti l'Ufficio studi della Cgia di Mestre, che sottolinea che a "festeggiare" sarà anche il fisco. Attraverso la ritenuta dell'Irpef, nelle casse dello Stato arriveranno, infatti, 13,2 miliardi di euro. Alle imprese e società pubbliche o private e all'Inps la gratifica natalizia costerà, pertanto, al netto dei contributi previdenziali, 53,9 miliardi di euro. Stando alla stima della Cgia su dati Inps, in provincia di Frosinone i percettori della tredicesima saranno 242.516, pari allo 0,7% del totale nazionale, di cui 123.009 pensionati e 119.507 lavoratori dipendenti. Nel Lazio le persone interessate saranno complessivamente 3.413.032, pari al 9,8% del totale, con 1.413.686 e 3.413.032 lavoratori dipendenti.
I dati
L'ufficio studi della Cgia analizza, inoltre, le variabili che hanno condotto quest'anno a un aumento del peso complessivo delle tredicesime. «Rispetto all'anno scorso – si legge nello studio – il volume economico complessivo delle tredicesime che verrà erogato nelle prossime settimane agli italiani è incrementato di 7 miliardi». Tra le ragioni l'aumento del numero di lavoratori dipendenti di quasi 400.000 unità rispetto al 2022.
«Va ricordato inoltre – prosegue la Cgia – che anche il monte salari è cresciuto rispetto all'anno scorso e questo è riconducibile, in larga misura, al fatto che alcuni importanti contratti di lavoro sono stati rinnovati. Nel primo semestre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022, infatti – spiega – l'incremento è stato del 5 per cento. Ricordiamo, inoltre, che il taglio del cuneo fiscale per le retribuzioni lorde annue inferiori a 35.000 euro, introdotto dal governo Draghi e confermato anche per l'anno prossimo dall'esecutivo guidato dalla Meloni – si legge ancora nello studio – ha un effetto limitato sulle tredicesime, nella misura di 2 punti percentuali, a condizione che la tredicesima mensilità non ecceda l'importo di 2.692 euro, elevato a 3 punti percentuali se la mensilità aggiuntiva è inferiore a 1.923 euro».
La distribuzione
A livello geografico la provincia che presenta il più alto numero di beneficiari della tredicesima mensilità è Milano, con 2,91 milioni di persone interessate tra lavoratori dipendenti e pensionati. Segue Roma, con quasi 2,64 milioni di percettori, al terzo posto Torino, con 1,38 milioni di persone che riceveranno la tredicesima, seguita da Napoli, con 1,35 milioni di percettori. Meno interessate, inevitabilmente, le realtà demograficamente più piccole: Vibo Valentia, con circa 72.500 beneficiari, Enna, che conta quasi 70.000 persone interessate e Isernia, con 42.800 percettori.
Le spese
Con le festività alle porte, la tredicesima, almeno in parte, ogni anno è destinata alle spese natalizie, ma l'importo che sarà speso per regali e banchetti risulta dimezzato rispetto a 15 anni fa. «Tra il pagamento delle bollette della luce, del gas e la rata del mutuo – sottolinea la Cgia – anche quest'anno non saranno molti i soldi che verranno destinati agli acquisti natalizi. Visto l'andamento dei consumi registrato nella prima parte dell'anno, si stima che l'ammontare complessivo della spesa destinata ai regali rimanga pressoché lo stesso del 2022, ovvero tra i 7 e i 7,5 miliardi di euro».
Anche in questo caso le cause individuate sono diverse. A modificare le abitudini di spesa ha contribuito, tra l'altro, la diffusione in Italia della pratica di applicare speciali sconti per la ricorrenza statunitense del Black Friday. La possibilità di acquistare prodotti a prezzi scontati, infatti, ha portato le persone ad anticipare a novembre, il periodo in cui appunto ricade il Black Friday, cioé il venerdì successivo al giorno del Ringraziamento, l'acquisto dei regali di Natale. C'è da considerare, poi, che le famiglie hanno diminuito il budget destinato alle spese non necessarie e ciò ha comportato una conseguente flessione della propensione all'acquisto dei doni da mettere sotto l'albero.
I regali natalizi
Meno regali, dunque, ma la tradizione di scambiarsi i pacchetti per festeggiare il Natale resiste. Tra i doni più gettonati i generi alimentari, che anche quest'anno dovrebbero confermarsi la tipologia di regalo natalizio più acquistato dagli italiani. Nella lista non possono mancare i regali più attesi dai più piccoli. Sul secondo gradino del podio degli acquisti natalizi infatti si piazzano i giocattoli. Seguono i prodotti tecnologici, i libri, l'abbigliamento e gli articoli per la cura della persona. Inoltre, come sottolinea la Cgia «non c'è alcun dubbio che anche i cosiddetti regali digitali saranno tra i più gettonati e subiranno un ulteriore aumento rispetto ai volumi registrati l'anno scorso».
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