Spazio satira
La situazione
22.11.2023 - 09:15
Il masso più grande rinvenuto in un terreno privato dopo la frana, dopo essere finito sulla provinciale Ora indagini e provvedimenti per la messa in sicurezza
Si sono staccati ieri all'alba dal costone montuoso che sovrasta la provinciale 194, la "Castrocielo-Roccasecca", e sono piombati in un terreno coltivato, a qualche centinaia di metri dall'abitazione dei proprietari. Che poco dopo hanno notato l'uliveto danneggiato e il masso, quello più imponente (dall'ampiezza di un metro per un metro circa) a poca distanza dalla loro casa. La frana è avvenuta ieri mattina presto e per fortuna, danni a parte, non ha coinvolto automobilisti o camminatori. Si tratta infatti di un tratto, quello che da Castrocielo conduce alla frazione roccaseccana di Caprile, molto trafficato.
E apprezzato anche dagli amanti del jogging e dello sport. Immediata la disposizione della chiusura della strada da parte del sindaco Gianni Fantaccione che, con apposita ordinanza, ha bloccato il transito veicolare e pedonale per opportune valutazioni geologiche e non solo. Infatti, dopo la scelta di bloccare l'accesso alla Sp 194, sono partiti i primi controlli con un drone e alcuni tecnici. Ma è solo l'inizio. Oggi, alla presenza anche dei militari della locale stazione - guidata dal luogotenente Parrillo - dei tecnici comunali e dei vigili del fuoco, verrà eseguita un'analisi più attenta per escludere pericoli per le abitazioni che insistono nella stessa zona.
Quella di Castrocielo è la seconda frana di rilievo in meno di un mese. All'inizio di novembre, infatti, un'altra grossa frana a Sant'Elia, con la chiusura in quel tratto della superstrada Cassino-Sora.
A Castrocielo i tre massi, dopo aver "scavalcato" la provinciale si sarebbero fermati in un terreno arato, per fortuna in quel momento vuoto. Valutata la situazione, Fantaccione ha disposto i primi interventi: ieri pomeriggio con l'impiego di droni della Protezione civile è stata sorvolata l'area. Questa mattina un altro sopralluogo con dei geologi incaricati dal Comune in tempi record e sempre con i droni e i vigili del fuoco. «Dobbiamo capire se si tratta di un episodio isolato, anche se già negli anni precedenti ci sono stati altri episodi. Che hanno comportato la chiusura della strada.
Ora dobbiamo capire di che tipo di problematica si tratta - ha spiegato il sindaco Fantaccione - Se ad esempio l'improvviso distacco sia da attribuire a fenomeni corrosivi della roccia per piogge acide o altri fattori. Oppure se i tre massi siano caduti per l'abbondanza delle precipitazioni che, a seguito degli incendi, potrebbero aver influito. Insomma, di parte dalla ricerca della causa del fenomeno». Il sindaco, inoltre, ha investito la Regione - la direzione Ambiente e la difesa del suolo - per la messa in sicurezza del costone con delle reti paramassi, ad esempio. La viabilità al momento è stata deviata sulla Casilina. «Va ripristinato al più presto il senso di marcia, ma la sicurezza è al primo posto» ha aggiunto Fantaccione.
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