La tensione si respira in ogni angolo del Pronto Soccorso di Cassino. Un "viaggio" quotidiano tra mille sacrifici che provano - quasi disperatamente - a dividersi gli operatori sanitari. Eppure nonostante l'abnegazione, la mancanza di personale rende la situazione incandescente. Troppi gli utenti che gravitano intorno al Santa Scolastica, a quelli del distretto se ne aggiungono altri dall'area venafrana e da quella casertana. Senza dimenticare il "carico" lavorativo che arriva dall'Autosole.

L'aggressione
E così, anche nella giornata di ieri, la cronaca dell'emergenza ha registrato un nuova aggressione ai danni di un'infermiera del pronto soccorso. Un'anziana che si trovava dall'altro al pronto soccorso in stato di agitazione ha dato in escandescenza scagliandosi contro l'infermiera che era in servizio procurandole la distorsione del quinto dito della mano destra. Per questo motivo all'operatrice è stata data una prognosi di 15 giorni.

Il grido d'allarme
«Quanto accaduto è gravissimo e non più tollerabile - hanno affermato il Responsabile Sanità Pubblica Cisl Fp Frosinone Vincenzo Gaetani e la Responsabile Cisl Fp Polo D Rosaria Piscopo - Quello avvenuto nella mattina di oggi è l'ennesimo episodio ai danni di un sanitario. La situazione che stiamo vivendo è difficilissima e mette seriamente a rischio l'incolumità di tutto il personale. Dopo la chiusura degli altri Spdc (servizio psichiatrico di diagnosi e cura) aziendale la situazione è diventata insostenibile visto che Cassino è il punto di riferimento per l'intera provincia di Frosinone. A ciò bisogna aggiungere l'assenza di un posto fisso di polizia attivo ogni giorno e in tutte le fasce orarie, attualmente è presente solo nei giorni lavorativi dalle 8 alle 14.

Quello di stamattina è stato l'ennesimo episodio con gravi conseguenze per l'infermiera coinvolta».
Durissima presa di posizione anche del Segretario Generale della Cisl Fp Frosinone Antonio Cuozzo che ha aggiunto: «Quello che è successo a Cassino pone ancora una volta l'attenzione sulla mancanza di sicurezza all'interno dei presidi sanitari. Una situazione che come organizzazione sindacale abbiamo sollevato in diverse occasioni ponendo la questione della mancanza di un servizio di vigilanza adeguata. Abbiamo chiesto costantemente l'intervento delle istituzioni deputate, dalla Regione all'Asl, al fine di evitare questa situazione di pericolo. Ad oggi nulla è stato fatto. Mi auguro che le istituzioni si sveglino e mettano in campo interventi».

La parola al sindaco
Enzo Salera continua a incalzare e prova a portare all'ordine del giorno le criticità. Oggi invierà una richiesta di disponibilità «al commissario Asl della provincia e al presidente della commissione regionale Sanità, Alessia Savo, per poter poi convocare il consiglio comunale aperto. Purtroppo la carenza di personale e il numero delle persone che si recano al Ps crea situazioni incandescenti.

Nel piano assunzionale della Regione c'è una sproporzione tra Roma e Frosinone che fa paura. Il nostro ospedale è sempre stato sotto organico, ricordiamo che nel 2019-2020 le sale operatorie erano bloccate perché mancavano gli anestesisti: facemmo una durissima battaglia che si concluse con una convenzione con Caserta per avere forze in più. Adesso il problema si è spostato prevalentemente al pronto soccorso. Per questo stiamo organizzato un'assise per cercare di risolvere l'emergenza». Pochissimi i casi che hanno trovato accoglimento. La maggior parte degli appelli sono caduti nel vuoto.