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Giudiziaria

Stalker dell'ex moglie. Nuovo processo per un imprenditore

Nonostante il divieto di avvicinamento, le consegnò una rosa. Il tribunale di Frosinone lo scorso marzo ha inflitto all'uomo una condanna a due anni

tribunale frosinone

Il tribunale di Frosinone

Dovrà subire un altro processo l'imprenditore accusato di stalking dall'ex, già finito al centro delle cronache per averla seguita, durante una vacanza, fino in Valle d'Aosta.
L'ultimo episodio è stato affrontato dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Frosinone per un'incursione un po' sui generis, ovvero l'intrusione nell'auto della donna per la consegna di una rosa. Piccolo, ma non irrilevante particolare, lui, 36 anni, non poteva avvicinarsi a lei, con la quale è in corso la separazione, a seguito di una precedente denuncia dalla quale era scaturito il provvedimento di mantenersi a distanza.

Il gup Ida Logoluso, accogliendo le richieste del pubblico ministero Vittorio Misiti, ha così rinviato a giudizio l'uomo, assistito dall'avvocato Nicola Ottaviani. La donna, invece, così come fatto negli altri procedimenti, si è costituita parte civile con l'avvocato Riccardo Masecchia. Prima udienza il 6 febbraio davanti al giudice monocratico.

Recentemente, l'imprenditore è stato assolto dalla Corte di appello di Torino dopo la condanna, alla pena di un anno, decisa dal tribunale di Aosta in primo grado. Per i giudici d'appello, in riferimento al procedimento nato dopo che la ex aveva denunciato di esserselo trovato vicino anche in vacanza, a Courmayeur, il fatto non sussiste.

Un altro procedimento, invece, si è celebrato davanti al tribunale di Frosinone che, lo scorso marzo, ha inflitto all'uomo una condanna a due anni. Condanna che la difesa ha impugnato anche in questo caso in appello. Ed in attesa della fissazione dell'udienza. Il procedimento era stato avviato per il reato di maltrattamenti in famiglia nonché di atti persecutori. All'uomo erano contestati dalla procura di Frosinone, per gelosia, maltrattamenti nei confronti dell'ex moglie anche in presenza dei figli minori, con comportamenti ritenuti «violenti, minacciosi e denigratori».

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