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Giudiziaria

Abusi su una bimba: ascoltata la sorella dell'imputato

Quarantenne sotto accusa per violenza sessuale sulla figlia della compagna. La Corte d'appello di Roma ha rinnovato l'istruttoria dibattimentale chiamando a testimoniare due persone

Abusi su una bimba: ascoltata la sorella dell'imputato

Abusi su una bambina, ascoltata in udienza la sorella dell'imputato, un quarantenne di Ferentino. La mamma della piccola ha prodotto in giudizio, non avendo più nella sua disponibilità il cellulare, il cd che conteneva una serie di conversazioni intercorse tra lei e la figlia. Il quarantenne in primo grado è stato condannato, nel 2020, a nove anni e mezzo di reclusione.

La Corte d'Appello di Roma, lo scorso settembre ha rinviato rinnovando l'istruttoria dibattimentale, mandando a richiamare due testimoni che non sono stati mai ascoltati nel processo di primo grado, perché erano stati indicati sia su impulso della difesa, sia della procura. Ieri, quindi, è stato ascoltato il primo teste, al sorella dell'imputato. Il prossimo testimone sarà ascoltato il 15 dicembre.

La ricostruzione
A scoprire e a denunciare il fatto era stato il padre della piccola di sei anni, all'epoca dei fatti, dopo essersi accorto che la bambina non voleva più abbracciarlo. Da qui sono nati i sospetti e la successiva indagine per violenza sessuale ai danni del compagno della madre della bambina che avrebbe abusato ripetutamente della piccola. Proprio dalla denuncia del padre, che non viveva più con la figlia, è nata l'inchiesta che ha messo sotto accusa il quarantenne. A lui sono state contestate le aggravanti del rapporto di convivenza con la vittima e l'età inferiore ai quattordici anni di lei. La bambina è stata sottoposta a due incidenti probatori nei quali sono state messe nero su bianco le accuse e, soprattutto, il racconto di lei è stato considerato attendibile. Ascoltata da due psicologi, uno all'interno del procedimento civile, l'altro nel corso di quello penale. La piccola si è soffermata su alcuni particolari inquietanti e ha saputo descrivere tutte le situazioni e il tremendo incubo che ha vissuto. Costretta a subire violenze e minacciata di essere picchiata se si fosse rifiutata e avesse raccontato i fatti alla mamma e ad altre persone. La famiglia della vittima si è rivolta all'avvocato Mario Cellitti.

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