Spazio satira
Cronaca
22.10.2023 - 10:00
La vittima Massimo Guglielmo
Sarà lutto cittadino a Pontecorvo domani pomeriggio, quando la salma di Massimo Guglielmo farà ritorno in città. Ieri l'autopsia a Roma, dove era stato trasferito subito dopo l'incidente sul lavoro avvenuto mercoledì nel campo sportivo di Cervaro: qualche ora dopo il suo arrivo, la terribile notizia. Un esame necessario a fugare dubbi sulla possibile insorgenza di malori, sebbene le ferite riportate dopo il volo di cinque metri dall'impalcatura fossero apparse subito gravissime.
Domani alle 15 nella chiesa basilica cattedrale di Pontecorvo l'ultimo saluto al quarantanovenne. «Vista la profonda commozione suscitata dalla sua scomparsa - ha sottolineato il primo cittadino di Pontecorvo, Anselmo Rotondo - è stato proclamato il lutto cittadino durante lo svolgimento dei funerali». Un modo per unirsi al dolore della famiglia, prima che la salma venga trasferita e sepolta nel cimitero di Monticelli di Esperia, paese di origine della moglie.
La dinamica dell'infortunio mortale è ancora da definire: sotto la lente restano le autorizzazioni - passate al setaccio da militari dell'Arma e ispettori Spresal della Asl - e gli ultimi istanti di vita di Massimo. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il quarantanovenne - titolare della ditta - avrebbe perso l'equilibrio mentre stava montando un pannello coibentato, dopo essere salito sull'impalcatura. Poi l'imponderabile: lo spaventoso volo di cinque metri. Tante le persone accorse. L'allarme è stato immediato così come il trasferimento a Roma. Ma le sue condizioni erano già gravissime. E qualche ora più tardi, la tragica notizia dal San Camillo. Un sentito cordoglio espresso nell'imminenza dei fatti dal sindaco Rotondo e anche dal primo cittadino di Cervaro, Marrocco.
Unanime il coro di sdegno e condanna da parte dei sindacati che a poche ore dall'incidente mortale di Cervaro hanno chiesto più sicurezza. «Siamo indignati e profondamente amareggiati. Nonostante gli appelli e le buone intenzioni, il bilancio delle tragedie sul lavoro continua a crescere in modo preoccupante. Da inizio anno, più di 700 vite sono state spezzate nel nostro Paese, più di tre al giorno. Non sono solo numeri! La legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro sembra essere solo sulla carta» aveva dichiarato Giustino Gatti, segretario generale Filca Cisl di Frosinone. Per poi chiedere più ispettori. E più controlli. Stessa linea condivisa anche dal segretario generale della Cisl di Frosinone, Enrico Capuano.
A lanciare un'altra proposta ci ha pensato Maddè Guglielmo, in qualità di rsu Fillea Cgil (Adler Evo Cassino), che ha invitato tutte le organizzazioni sindacali a programmare una mobilitazione per una maggiore sicurezza sul lavoro, per evitare gli infortuni e le morti bianche.
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