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La ricostruzione

Ex abate Pietro Vittorelli, una morte da chiarire. Disposta l'autopsia

Lo ha deciso la Procura della Repubblica di Roma: la salma trasferita all'Istituto di medicina legale del Verano. Da verificare il motivo del decesso e l'orario

Ex abate Pietro Vittorelli, una morte da chiarire. Disposta l'autopsia

Dom Pietro Vittorelli ex abate di Montecassino trovato morto nella sua casa di Roma FOTO G. CESTRA

Era da solo, nella casa di Roma che lo ha visto crescere, e guardava la televisione quando una crisi cardiaca ha decretato la sua morte. Improvvisa e inaspettata.
Aveva 61 anni dom Pietro Vittorelli, ex abate di Montecassino. Era diventato "primus inter pares" del cenobio come 191° successore di San Benedetto, nel 2007, poi nel maggio del 2012 fu colpito da un ictus che gli causò la paralisi di una parte significativa del corpo, al punto da costringerlo a lasciare la guida di Montecassino nel 2013.

Una guida giudicata all'inizio fulgida e ispirata prima che gli scandali, le accuse e il processo non scrivessero la più buia della pagine. L'assoluzione perché il "fatto non sussiste" è stata la sua più grande vittoria e consolazione.
Ora si cerca di indagare sia sulle cause della morte che sull'orario. Crisi cardiaca è la più probabile delle ipotesi, toccherà ora dettagliarne con precisione la tipologia. Ma è sul momento del decesso che si annidano i dubbi più incalzanti.

Alcuni familiari avevano provato a chiamarlo giovedì sera, non ricevendo risposta. Nulla di apparentemente preoccupante: un impegno, un telefonino senza suoneria, un pisolino potevano rappresentare valide giustificazioni. Sicuramente, a un certo punto, avrebbe richiamato.
Ma quando sorge il nuovo giorno, entra nel palazzo romano la signora addetta alle pulizie. Arriva alla porta del suo appartamento ma non riesce a entrare. La chiave posta dietro non le permetteva di varcare quella soglia, nonostante ne avesse una copia.

Un fatto anomalo, a tratti allarmante. Così parte la chiamata a un altro familiare e poi ai vigili del fuoco. Sono stati loro a sfondare l'ingresso e a introdursi all'interno.
A quel punto la tragica scoperta: dom Pietro Vittorelli era sul divano, con il capo reclinato: di fronte a lui la televisione ancora accesa.
E nulla da poter tentare: era ormai deceduto.

Ancora telefonate, strazio e dolore nel dare la notizia ai parenti. Enorme l'incredulità nonostante le sue precarie condizioni di salute. Addosso aveva gli abiti e non il pigiama, ecco da dove nascono le incognite sull'orario della morte. Quali sono stati, dunque, gli ultimi istanti di vita di dom Pietro Vittorelli? A questa domanda risponderà la Procura della Repubblica di Roma che ha disposto l'autopsia e che ha già trasferito - nella giornata di ieri - la salma all'istituto di medicina legale di piazza del Verano. L'esame dovrebbe esserci alle 16 di domani mentre i funerali si svolgeranno a Montecassino dove probabilmente sarà sepolto.

A San Vittore, invece, nel piccolo comune del Cassinate, l'ultimo prima del confine con la Campania, tornava ogni weekend per trascorrere del tempo con la mamma malata. Poco più di un mese fa la morte l'ha raggiunta e solo la settimana scorsa lo stesso Vittorelli era tornato in paese per partecipare alla messa a lei dedicata a trenta giorni dalla dolorosa dipartita. Per la morte del figlio, invece, serve chiarezza. E la procura di Roma ha intenzione di rispondere a ogni interrogativo.

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