Spazio satira
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03.10.2023 - 14:00
Un momento die disordini in viale Europa provocati dai veronesi giunti nel capoluogo in largo anticipo rispetto all'inizio della partita
Quando è stato diramato il calendario della serie A, lo sguardo degli addetti alla sicurezza è caduto subito su Frosinone-Verona. Gli incidenti tra scaligeri e ciociari, il 29 novembre 2015, sono rimasti nella memoria collettiva di chi segue le vicende calcistiche.
Ed ecco puntuale la decisione dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive che ha dichiarato ad alto rischio l'incontro di domenica alle 15 allo Stirpe tra i canarini e l'Hellas. L'Osservatorio suggerisce al Gos di adottare una serie di provvedimenti tra i quali la vendita dei tagliandi per i residenti in Veneto solo per il settore ospiti, il rafforzamento del numero degli steward e dei servizi di filtraggio e prefiltraggio. Il servizio d'ordine sarà quello delle partite di cartello per non lasciare nulla al caso.
Gli incidenti del 2015 furono una sorta di sfida: i veronesi arrivarono nel capoluogo in netto anticipo e si sistemarono, nella mattinata, in piazzale Europa. La voce in città si sparse presto e sul posto cominciarono ad affluire tifosi del Frosinone e forze dell'ordine. Queste ultime nel tentativo di riportare gli ultras scaligeri nella zona ex Permaflex, punto d'incontro per le tifoserie in trasferta a Frosinone.
Dopo un periodo di calma, come ricostruito dagli agenti della questura nel processo ai 105 veronesi, poi tutti assolti, accusati di radunata sedizione e inosservanza dei provvedimenti dell'autorità, scoppiarono i tafferugli. I veronesi, intonando i cori pro Hellas, marciarono come una falange verso i tifosi di casa. Nel mezzo gli agenti cercarono di frapporsi per evitare il peggio. A un certo punto esplose una bomba carta, e furono lanciati un fumogeno verso un balcone e i sampietrini. I tifosi del Frosinone risposero lanciando una panchina e rilanciato verso i veronesi le bottiglie che erano state indirizzate contro di loro.
All'arrivo del reparto mobile, i frusinati si erano dispersi, mentre gli scaligeri, spontaneamente, erano risaliti sui pulmini.
In sette, tutti veronesi, vennero arrestati per rissa aggravata. Poi, davanti al giudice, hanno ottenuto la messa alla prova svolgendo lavori di pubblica utilità. Gli altri 105, invece, hanno subito un processo e sono stati assolti.
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