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Sagrato della chiesa “salvo”. Per il Brt serve una variante

Non contemplata per ora la corsia preferenziale. Ci sono ancora dei passaggi da compiere ma non sono scontati. La zona potrebbe perdere la sua nuova vocazione pedonale

Sagrato della chiesa  “salvo”. Per il Brt serve una variante

È stato ed è uno dei punti più controversi del realizzando Brt la cui gara, come riportato in anteprima da Ciociaria Oggi, è in fase di aggiudicazione alla "Costruzioni Alfredo La Posta srl" di Sora: la linea del Bus Rapid Transit transiterà oppure no sul sagrato della chiesa della Sacra Famiglia? Passerà oppure no tra le scale dell'edificio di culto e la nuova gigantesca piazza in fase di realizzazione?
La risposta è "no". O meglio, al momento "no". Gli elaborati progettuali di gara mostrano evidentemente come, ad oggi, non sia prevista una corsia, ancorché preferenziale, che consenta ai bus di collegare direttamente, come era un volta, via don Minzoni con via Refice e piazzale Alessandro Kambo, passando a pochi metri dalla scalinata della chiesa.

Nella relazione tecnica quando si descrive il tracciato, relativamente ai tratti 4 e 5, che interessano quella specifica zona, si dice: «Il quarto tratto inizia dall'incrocio di Via Marittima con Via Valle Fioretta e termina sul sagrato della Chiesa della Sacra Famiglia (...) Il quinto tratto inizia dal sagrato della Chiesa della Sacra Famiglia e termina all'inizio di Piazza Sandro Pertini dove si trova il Terminal bus extraurbano percorrendo tutta Via Licinio Refice. La lunghezza del tratto è di circa 360 metri. Attualmente il tratto è caratterizzato da una corsia ciclabile bidirezionale e un senso veicolare con percorrenza dal Terminal al Sagrato della Chiesa ma in sede di progetto, visto il senso orario, sarà modificato dal Sagrato al Terminal».

Ma il passaggio più interessante è contenuto della "Descrizione planimetrica del tracciato" quando, ad un certo punto, la società di progettazione scrive che «nell'area della stazione ferroviaria del terminal dei bus extraurbani e dei bus urbani è stata rappresentata e condivisa l'idea di un passaggio del Brt ad anello che interessa la parte marginale del terminal dei bus extra urbani dove sarà collocata una nuova fermata per lo scambio gomma gomma.
L'anello si chiude transitando di fronte alla stazione ferroviaria e utilizzando una corsia ricavata tra il sagrato della chiesa della Sacra Famiglia e la nuova piazza in fase di realizzazione su piazzale Kambo».

Tradotto significa che, considerato l'attuale stato dei luoghi, andrebbe realizzato una sorta di bypass, rimuovendo una parte della nuova pavimentazione da poco realizzata, su cui far transitare i bus, ma, per fare questo, è, però, necessaria una variante in corso d'opera sui lavori della piazza.

Uno scenario che fa sorgere alcuni interrogativi: la variante è stata chiesta? Se sì, quando? Ed eventualmente, la variante che verrebbe richiesta, rispetterebbe i parametri previsti dalla disciplina della normativa di settore che dice che «sono ammesse, nell'esclusivo interesse dell'amministrazione, le varianti, in aumento o in diminuzione, finalizzate al miglioramento dell'opera e alla sua funzionalità, sempreché non comportino modifiche sostanziali e siano motivate da obiettive esigenze derivanti da circostanze sopravvenute e imprevedibili al momento della stipula del contratto. L'importo in aumento relativo a tali varianti non può superare il 5 per cento dell'importo originario del contratto e deve trovare copertura nella somma stanziata per l'esecuzione dell'opera al netto del 50 per cento dei ribassi d'asta conseguiti».

Una questione non semplice, quindi, perché la variante rischia di essere troppo onerosa e di sforare la soglia economica del 5% dei lavori della piazza. Vanno fatti i giusti calcoli. Per ora il sagrato, comunque, è salvo. Poi c'è la questione relativa all'opzione del bus da utilizzare. La scelta sta ricadendo su minibus da sedici posti che farebbero la spola continua tra la stazione ferroviaria e piazzale De Matthaeis.

Una soluzione che impone quasi la strutturazione del percorso ad anello. Originariamente, invece, si era pensato a un serpentone con doppio comando in testa e in coda al convoglio, un po' come accade per i treni, che avrebbe richiesto un percorso diverso senza aprire il dibattito sull'apertura della piazza davanti al sagrato della chiesa, anche perché la realizzazione di una corsia porta con sè il rischio di un uso generalizzato della stessa anche da parte dei veicoli ordinari, stravolgndo di fatto la vocazione pedonale della zona.

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