Ai primi di agosto la Regione Lazio ha commissariato l'Azienda Sanitaria Locale di Frosinone. Provvedimento necessario dopo che l'allora manager Angelo Aliquò fu nominato direttore generale dell'Istituto Spallanzani. Da quel momento in poi è scattato il conto alla rovescia per la nomina del commissario. Conto alla rovescia che prosegue quindi da un mese e mezzo. Al timone della Asl, in qualità di direttore generale facente funzioni, c'è la dottoressa Eleonora di Giulio, direttore amministrativo. Ha la situazione completamente sotto controllo.

In ogni caso però la nomina del commissario dovrà essere effettuata. Le indiscrezioni continuano ad essere concordanti: in pole position resta Sabrina Pulvirenti. Nelle settimane scorse è circolata altresì l'opzione di Daniela Sgroi.
Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca sta valutando tutti i profili. In questo mese è attesa pure la decisione del Ministero sul commissariamento della sanità laziale. Uno scenario lontanissimo in questo momento. Come ha fatto capire lo stesso Governatore. Il quale recentemente è intervenuto pure su altro.

Rilevando: «Nella sanità del Lazio i tempi di attesa sono diminuiti e allo stesso tempo sono aumentati i posti letto, soprattutto per gli anziani. La sinistra ha avuto anni per programmare, ma ci siamo ritrovati senza le strutture di lungodegenza per gli anziani. Abbiamo impegnato 22 milioni di euro per acquistare posti letto dai privati, e questo ha determinato polemiche. Ma voglio dire una cosa: per la prima volta i privati non possono ospedalizzare persone autonomamente, ma sono di fatto un'estensione delle nostre strutture.

Noi abbiamo fatto un nuovo piano sanitario, abbiamo impegnato una somma di 1,2 miliardi che avrebbe dovuto impegnare la giunta Zingaretti, a disposizione della Regione Lazio, investendo su nuovi ospedali, macchinari, per riqualificare tutta la sanità laziale da qui ai prossimi 24 mesi. Inoltre, stiamo intervenendo sull'informatizzazione delle liste d'attesa. Infine, grazie ai fondi europei, ai pazienti oncologici daremo la possibilità, se ne sentiranno la necessità, di essere accompagnati da uno psicologo pagato dalla Regione».

In ogni caso ci sono delle tematiche da affrontare con riferimento alla sanità. Sia del Lazio che in provincia di Frosinone. L'Amministrazione Rocca ha recentemente effettuato una ricognizione completa della situazione sanitaria. In una nota dell'ufficio stampa del presidente si leggeva: «La Regione Lazio risulta maglia nera in fatto di tempi di attesa, tra la visita medica e le dimissioni presso un reparto di ricovero per acuti, con una tendenza negativa: si è passati dai 1.263 minuti (oltre 21 ore) del 2021, ai 1.340 minuti (oltre 22 ore) del 2022, con punte di 2.794 minuti (oltre 46 ore). In sintesi: nel Lazio la media è di quasi un giorno di attesa, con punte di quasi due giorni».

E ancora: «In Italia tutti fanno meglio. Per fare alcuni esempi, la media 2022 della Sicilia è di 636 minuti, quella del Molise 625, della Campania 579, dell'Abruzzo 411, della Lombardia 354, del Veneto 268. La media nazionale è di 564 minuti (9,4 ore) contro i 480 minuti (8 ore) previsti dalle "Linee di indirizzo nazionali sul triage intraospedaliero"».

Poi la relazione si concentrava su un altro aspetto. Sottolineando: «Negli ultimi cinque anni della precedente Amministrazione le prestazioni sanitarie erogate dal privato sono costate complessivamente alla Regione Lazio 15.868.492.895 euro. L'incremento economico per le prestazioni sanitarie private nell'ultima legislatura è stato di 502.773.168 euro. Se andiamo più indietro nel tempo e consideriamo gli ultimi sette anni, cioè dal 2016 (2.828.324.000 euro) al 2022, l'incremento economico per le casse della Regione è di 563.966.710 euro».
Comunque il punto è che la Asl di Frosinone attende il commissario pur essendo stata commissariata da un mese e mezzo. Negli ultimi 23 anni alla guida dell'Azienda Sanitaria si sono alternati in 17 tra direttori generali, manager facenti funzione e commissari. Esiste un'obiettiva necessità di continuità amministrativa.