«Sui social, dietro una tastiera, sono stati tutti leoni nel gridare all'allarme, poi quando si tratta di partecipare a incontri concreti non ci mettono la faccia». È il commento, amaro, del sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo nel constatare l'assenza della cittadinanza all'incontro di ieri pomeriggio. Una riunione convocata per permettere l'incontro tra la cittadinanza e le forze dell'ordine dopo l'emergenza furti registrata a fine agosto. Il primo cittadino ha chiesto la disponibilità del capitano Taglietti che ha accettato l'invito.
Ma ieri pomeriggio in sala consiliare i cittadini erano pochissimi, forse una decina. E su questo Rotondo è andato all'attacco: «Pontecorvo è una città strana, dietro una tastiera ci hanno accusato di non fare nulla, hanno accusato anche le forze dell'ordine. Poi, quando ci sono questi appuntamenti non partecipano. Evidentemente il problema non è così sentito da tante persone. Che il problema ci sia stato è sotto gli occhi di tutti, ma statisticamente è avvenuto quello che succede tutti gli anni».
Nel corso dell'incontro dalle forze dell'ordine è stata ribadita la necessità di una collaborazione fattiva con la cittadinanza sottolineando la necessità di dover segnalare qualunque avvenimento sospetto prima alla centrale operativa senza perdere tempo nel mandare messaggi sui gruppi social. Questo perché ogni minuto può essere prezioso.
Ma una parentesi è stata aperta anche sui gruppi social dove si inseriscono una moltitudine di utenti, non tutti conosciuti, alcuni dei quali possono essere anche degli intrusi che facciano da "ponte" riferendo ai malviventi possibili segnalazioni. Il sindaco, da parte sua, ha annunciato che si sta ragionando sulle altre progettualità suggerite durante la riunione del comitato di ordine e sicurezza: la toponomastica e l'installazione di tutor lungo le strade di accesso.