Aveva vinto il concorso in Provincia, nella categoria D, profilo di funzionario amministrativo, indetto dall'ente e conclusosi con l'approvazione della graduatoria di merito, effettuata con determinazione dirigenziale del 1.8.2018. Ma è transitata, non per sua scelta, in un altro ufficio di competenza della Regione, prima di svolgere l'esame orale da cui è risultata prima nella graduatoria, e non è stata riassunta in Provincia, ma ha continuato a svolgere il ruolo, nella categoria C.

L'allora dipendente della Provincia, una donna di Frosinone, ha presentato ricorso al giudice del lavoro, tramite gli avvocati Giuliano Risi, Emiliana Incitti e Paola Lisi, chiedendo di condannare la Provincia di Frosinone a provvedere alla sua assunzione nella categoria D e al relativo inquadramento giuridico ed economico, con tutte le conseguenze di legge e di contratto. La donna ha anche chiesto di accertare e dichiarare l'illegittimità della condotta tenuta dalla Provincia nei suoi confronti, a seguito della conclusione per lei favorevole della procedura selettiva "per la violazione dei principi di correttezza, buona fede, diligenza, lealtà procedimentale, salvaguardia degli interessi altrui, buona amministrazione".

I fatti risalgono agli anni in cui si discuteva sulla abolizione o meno delle province. In quell'arco di tempo si è svolto lo scritto del concorso. Poi lo stop e la ripresa dell'orale dal quale la frusinate è risultata vincitrice del concorso indetto dalla Provincia. Qui la beffa. L'impiegata era già transitata in Regione e non è stata richiamata dalla Provincia, e non le è stato riconosciuto neppure l'inquadramento nella categoria D.

Il giudice ha accolto il ricorso e ha dichiarato il diritto della frusinate all'assunzione da parte della Provincia di Frosinone, con decorrenza dal 3.9.2018, nel profilo di funzionario amministrativo e con inquadramento nella categoria D del contratto collettivo nazionale del lavoro degli enti locali, quale vincitrice della procedura selettiva per la copertura di tre posti di categoria D, profilo di funzionario amministrativo, mediante progressione verticale. Ha altresì condannato la Provincia a procedere all'assunzione della ricorrente, mediante stipula di un contratto di lavoro che preveda l'inquadramento dell'attrice nella categoria D, posizione economica D1, con il profilo di funzionario amministrativo. La Provincia è inoltre chiamata a risarcire alla dipendente il danno patrimoniale alla stessa cagionato, in misura pari alle differenze tra la retribuzione che la ricorrente avrebbe percepito ove fosse stata tempestivamente assunta dall'Ente ed inquadrata nella categoria D, e la retribuzione che invece l'attrice ha percepito, dal 3.9.2018, come dipendente della Regione Lazio, inquadrata nella categoria C, oltre interessi legali, dalla scadenza dei singoli ratei del credito al saldo.

La Provincia dovrà risarcire la frusinate anche per quanto riguardo il danno derivato dalla perdita delle chances di conseguire incarichi di posizione organizzativa, danno liquidato in misura del 50% di quanto la ricorrente avrebbe percepito, a titolo di retribuzione di posizione, ove avesse ottenuto l'attribuzione di una delle due posizioni organizzative assegnate agli altri due vincitori della procedura selettiva. Ed ancora, il risarcimento anche del danno biologico.