Il crocifisso sia "obbligatoriamente" esposto in luogo "elevato e ben visibile" in tutte le scuole, negli uffici della pubblica amministrazione, nelle carceri italiane, negli ospedali, non mancando di trovare posto anche nelle stazioni, nei porti e negli aeroporti. A chiederlo nero su bianco, proponendo alla Camera di approvare una legge ("Disposizioni concernenti l'esposizione del Crocifisso nelle scuole e negli uffici delle pubbliche amministrazioni") è la deputata Simona Bordonali, leghista bresciana, prima firmataria della pdl appena depositata a Montecitorio dal gruppo del partito guidato da Matteo Salvini.

Nel testo che introduce la legge si ricorda come l'immagine del Cristo rappresenta "un valore universale della civiltà e della cultura cristiana, riconosciuto quale elemento essenziale e costitutivo e perciò irrinunciabile del patrimonio storico e civico-culturale dell'Italia". "Cancellare i simboli della nostra identità collante indiscusso di una comunità, significa svuotare di significato i princìpi su cui si fonda la nostra società", spiegano i proponenti, con riferimento alle "polemiche relative alla presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche, documentate dalla stampa e dai mezzi di comunicazione nazionali".

Per la leghista risulta "inaccettabile per la storia e per la tradizione dei nostri popoli, se la decantata laicità della Costituzione repubblicana fosse malamente interpretata nel senso di introdurre un obbligo giacobino di rimozione del Crocifisso". Cuore del provvedimento l'articolo 3 ("esposizione del Crocifisso") con l'elenco dei luoghi dove non potrà mancare la croce simbolo del cristianesimo.