Avviso di garanzia notificato al ventinovenne Abdelhafid El Idriss che domenica scorsa si è schiantato con l'auto, frontalmente, con un Suv su cui viaggiavano una madre con i suoi due bambini, di Supino, mentre faceva la diretta social con il telefonino fissato sul cruscotto. Contestati i reati di lesioni personali stradali gravi, guida in stato di ebbrezza alcolica e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Aveva il tasso alcolemico tre volte superiore ai limiti. Lunedì prossimo si terrà il conferimento dell'incarico per gli accertamenti irripetibili sul cellulare. Intanto sono tornati a casa la quarantaquattrenne di Supino e il figlio di quattordici anni, feriti nell'incidente di domenica scorsa insieme alla piccola di nove anni. Quest'ultima è invece tuttora ricoverata all'ospedale "Bambino Gesù" di Roma, dove è stata sottoposta a un intervento al braccio. Accanto a lei, notte e giorno, c'è il papà.
Gli accertamenti
Lunedì, dunque, il conferimento dell'incarico per gli accertamenti irripetibili. Qual'era la velocità dell'Audi A4 guidata domenica sulla provinciale Santa Cecilia dal ventinovenne nordafricano, residente ad Alatri, che sui social si fa chiamare Ivan Marocco? Domanda a cui potrebbero dare risposta gli accertamenti sul telefono sequestrato dai carabinieri, insieme alla vettura, dopo il pauroso impatto sulla provinciale, a Tecchiena Castello. Accertamenti anche sulla partecipazione a una eventuale sfida in collegamento con altri utenti. Abdelhafid El Idriss era abituato a fare dirette social mentre sfreccia con l'auto. Sul suo profilo ne compaiono diverse. In una percorre una superstrada a 160 chilometri orari, ben oltre qualsiasi limite di velocità. Nel video di domenica scorsa si vede la sua auto procedere a grande velocità, superare di slancio un furgone, poi una macchina, infine andare dritta a una curva e impattare con la Nissan Qashqai che arrivava sull'altra corsia e su cui viaggiavano mamma e figli. La famiglia supinese si è affidata all'avvocato Cristina Corsi. «La madre e il figlio sono tornati a casa e sono in convalescenza e in attesa di ulteriori accertamenti ed eventuali interventi - spiega l'avvocato Corsi - La piccola è ancora ricoverata al "Bambino Gesù"». La famiglia si sente miracolata, ma è tuttora sotto choc per quanto accaduto. E tramite il suo legale è pronta a presentare una querela «affinché simili eventi non accadano più - aggiunge l'avvocato - Presenteremo una querela soprattutto per il valore sociale che ha assunto la vicenda e per valutare un eventuale comportamento doloso».