Le piste ciclabili di via Puccini e di via Fontana Unica non solo vanno bene, ma dovrebbero prevedere anche un doppio senso di marcia per le biciclette. È la conclusione cui è giunta "Leganet", la società che ha elaborato in passato il Pums e il Put e che di recente ha avuto mandato da parte dell'amministrazione Mastrangeli di redigere il documento propedeutico all'aggiornamento del Pgtu e del Pums di Frosinone, dopo la realizzazione degli ultimi percorsi ciclabili che hanno sollevato un vespaio di polemiche.
«L'analisi condotta - scrive Leganet - evidenzia che è possibile ed è in linea con gli strumenti di pianificazione e programmazione vigenti, la classificazione di via Puccini e via Fontana Unica quali strade urbane ciclabili, ad unica carreggiata, attraverso l'istituzione di una zona con limite di velocità non superiore a 30 km/h, definita da apposita segnaletica verticale ed orizzontale, con priorità per i velocipedi, con ordinanza del sindaco, tra l'altro già il Pgtu del 2010 proponeva le corsie ciclabili non separate fisicamente dal restante traffico, opzione oggi resa possibile dalla normativa intervenuta. Infatti, classificandosi come strade di tipo E ed F (strade a senso unico di marcia, ndr), la normativa indica che ove il limite massimo di velocità sia inferiore o uguale a 30 km/h ovvero su parte di una zona a traffico limitato, i velocipedi possano circolare anche in senso opposto all'unico senso di marcia prescritto per tutti gli altri veicoli, lungo la corsia ciclabile per doppio senso ciclabile presente sulla strada stessa. La facoltà può essere prevista indipendentemente dalla larghezza della carreggiata, dalla presenza e dalla posizione di aree per la sosta veicolare e dalla massa dei veicoli autorizzati al transito. Tale modalità di circolazione dei velocipedi è denominata "doppio senso ciclabile" ed è individuata mediante apposita segnaletica».
Il documento ricostruisce il percorso storico dell'evoluzione della mobilità alternativa nel capoluogo e fa un'ampia panoramica del sistema delle ciclabili in città.
«La rete delle piste ciclabili del Pums - si legge nella relazione - che interessa il territorio comunale di Frosinone integra le piste ciclabili esistenti, già realizzate per uno sviluppo di circa 3,3 chilometri, con l'obiettivo di creare un circuito. Nello specifico, le piste ciclabili da integrare si estendono per un totale di 17,1 chilometri e comprendono due lotti (Lotto 1 e Lotto 2 per un totale di 8,6 chilometri) ed un tracciato che è in corso di progettazione (8,5 chilometri). La rete complessiva delle piste ciclabili di piano si estenderà per un totale di 20,4 chilometri. La rete ciclabile esistente presenta ancora delle carenze per gli aspetti di continuità e sicurezza. L'obiettivo per una rete ciclabile è quello di creare un sistema ciclabile che favorisca l'ingresso nel capoluogo e che abbia come punti di partenza i parcheggi di scambio e permetta di raggiungere agevolmente i principali luoghi d'interesse della città».
Il documento fa anche un'analisi di prospettiva, prevedendo anche l'ipotesi di una ciclabile a viale Mazzini: «La recente realizzazione di alcuni tratti delle piste ciclabili di progetto ha prodotto effetti sul comportamento dei mezzi privati e invasioni illecite dei percorsi riservati - scrive Leganet - Inoltre, le tre stazioni di bike sharing realizzate nella parte bassa della città versano in stato di abbandono. In un'ottica di connessione della città bassa e del centro storico, tra le principali strade, si propone viale Mazzini, quale tracciato idoneo per caratteristiche favorevoli di pendenza e di sezione (ampia e costante nella sua interezza), che, oltre ad intercettare il parcheggio multipiano in via Alessandro Ciamarra, conduce a piazza San Tommaso d'Aquino (parcheggio) ex terminal dei bus fino agli anni 80/90, dove potrebbe essere inserita una stazione bike sharing. Si ravvisa l'urgenza di attivare l'istituzione delle zone 30 e di individuare delle Ztl (generalizzate e variabili) nel nuovo aggiornamento del Pums 2023, in un'ottica di condivisione dello spazio tra utenti motorizzati e utenti deboli con riduzione della velocità. In questo senso, l'entrata in vigore delle nuove norme del Codice della strada, consentono la realizzazione delle piste ciclabili in sede promiscua nelle zone 30».
Poi il caso via Puccini - via Fontana Unica: «Nel caso particolare di via Puccini e via Fontana Unica è stata condotta un'analisi specifica degli strumenti di pianificazione vigenti volta a comprendere le previsioni in atto e le procedure amministrative congrue alla progettazione delle piste ciclabili. Nel Piano Generale del Traffico Urbano (Pgtu) del 2010 gli interventi per la mobilità ciclabile non interessavano via Puccini e via Fontana Unica, tracciati inseriti solo nel successivo aggiornamento Pgtu del 2020 quali piste ciclabili in stato di progettazione».
Un ragionamento che ha portato alla conclusione secondo cui «è possibile ed è in linea con gli strumenti di pianificazione e programmazione vigenti, la classificazione di via Puccini e via Fontana Unica quali strade urbane ciclabili, ad unica carreggiata, attraverso l'istituzione di una zona con limite di velocità non superiore a 30 km/h, definita da apposita segnaletica verticale ed orizzontale, con priorità per i velocipedi, con ordinanza del sindaco, tra l'altro già il Pgtu del 2010 proponeva le corsie ciclabili non separate fisicamente dal restante traffico, opzione oggi resa possibile dalla normativa intervenuta.
Infatti, classificandosi come strade di tipo E ed F (strade a senso unico di marcia, ndr), la normativa indica che ove il limite massimo di velocità sia inferiore o uguale a 30 km/h ovvero su parte di una zona a traffico limitato, i velocipedi possano circolare anche in senso opposto all'unico senso di marcia prescritto per tutti gli altri veicoli, lungo la corsia ciclabile per doppio senso ciclabile presente sulla strada stessa. La facoltà può essere prevista indipendentemente dalla larghezza della carreggiata, dalla presenza e dalla posizione di aree per la sosta veicolare e dalla massa dei veicoli autorizzati al transito. Tale modalità di circolazione dei velocipedi è denominata "doppio senso ciclabile" ed è individuata mediante apposita segnaletica».
Sulla scorta di ciò, quindi, la giunta Mastrangeli, nella scorsa settimana, ha deliberato di «di attivare l'istituzione delle zone 30 e di individuare delle Ztl (generalizzate e variabili) ne nuovo aggiornamento del Pums 2023, in un'ottica di condivisione dello spazio tra utenti motorizzati e utenti deboli con riduzione della velocità» e di riconoscere via Puccini e via Fontana Unica come strade urbane ciclabili.