Per la nomina del commissario dell'Azienda Sanitaria Locale di Frosinone dovrebbe esserci un'accelerazione. Ma il condizionale è d'obbligo considerando che è passato un mese e mezzo dal commissariamento, determinato dalla nomina a direttore generale dell'Istituto Spallanzani di Angelo Aliquò. Dai primi giorni di agosto il dg facente funzioni è la dottoressa Eleonora di Giulio, direttrice amministrativa. A questo punto però il presidente della Regione Francesco Rocca dovrà indicare il commissario. Nelle ultime ore ha ripreso a circolare il nome di Sabrina Pulvirenti, in pole position all'inizio. Poi tra le indiscrezioni era filtrata pure l'opzione di Daniela Sgroi.
È comunque certo che la Asl di Frosinone avrebbe bisogno di un periodo di continuità amministrativa. Basta considerare che negli ultimi 23 anni alla guida dell'Azienda si sono alternati 17 tra direttori generali, commissari e facenti funzione. Va pure considerato che la giunta regionale si appresta ad accelerare sul Piano della sanità e quindi è evidente che le diverse Asl dovranno recepire le indicazioni. Fra l'altro un mese fa proprio l'Amministrazione Rocca ha effettuato una ricognizione completa della situazione sanitaria. In una nota dell'ufficio stampa del presidente si leggeva: «La Regione Lazio risulta maglia nera in fatto di tempi di attesa, tra la visita medica e le dimissioni presso un reparto di ricovero per acuti, con una tendenza negativa: si è passati dai 1.263 minuti (oltre 21 ore) del 2021, ai 1.340 minuti (oltre 22 ore) del 2022, con punte di 2.794 minuti (oltre 46 ore). In sintesi: nel Lazio la media è di quasi un giorno di attesa, con punte di quasi due giorni».
Evidente come il Governatore abbia acceso i riflettori sui parametri degli anni precedenti, quando alla guida della Regione c'era il centrosinistra di Nicola Zingaretti. Continuava il comunicato stampa: «In Italia tutti fanno meglio. Per fare alcuni esempi, la media 2022 della Sicilia è di 636 minuti, quella del Molise 625, della Campania 579, dell'Abruzzo 411, della Lombardia 354, del Veneto 268. La media nazionale è di 564 minuti (9,4 ore) contro i 480 minuti (8 ore) previsti dalle "Linee di indirizzo nazionali sul triage intraospedaliero"»,
Poi la relazione si concentrava su un altro aspetto. Notando: «Negli ultimi cinque anni della precedente Amministrazione le prestazioni sanitarie erogate dal privato sono costate complessivamente alla Regione Lazio 15.868.492.895 euro. L'incremento economico per le prestazioni sanitarie private nell'ultima legislatura è stato di 502.773.168 euro. Se andiamo più indietro nel tempo e consideriamo gli ultimi sette anni, cioè dal 2016 (2.828.324.000 euro) al 2022, l'incremento economico per le casse della Regione è di 563.966.710 euro».
Nei giorni scorsi Rocca ha argomentato: «Nella sanità del Lazio i tempi di attesa sono diminuiti e allo stesso tempo sono aumentati i posti letto, soprattutto per gli anziani. La sinistra ha avuto anni per programmare, ma ci siamo ritrovati senza le strutture di lungodegenza per gli anziani. Abbiamo impegnato 22 milioni di euro per acquistare posti letto dai privati, e questo ha determinato polemiche. Ma voglio dire una cosa: per la prima volta i privati non possono ospedalizzare persone autonomamente, ma sono di fatto un'estensione delle nostre strutture. Noi abbiamo fatto un nuovo piano sanitario, abbiamo impegnato una somma di 1,2 miliardi che avrebbe dovuto impegnare la giunta Zingaretti, a disposizione della Regione Lazio, investendo su nuovi ospedali, macchinari, per riqualificare tutta la sanità laziale da qui ai prossimi 24 mesi. Inoltre, stiamo intervenendo sull'informatizzazione delle liste d'attesa».