Insegnamenti di vita, amicizie storiche fino ai primi amori che poi sono coronati in matrimoni. Tutto questo nasce a Madonna della Neve, grazie soprattutto all'invenzione di padre Adelmo Scaccia. Le Olimpiadi Victoria vengono tramandate da generazione in generazione. È tutto racchiuso li, in quel campo progettato e ideato dallo storico staff insieme a padre Adelmo. Ricordi, aneddoti, storie d'amore. Oggi in prima linea ci sono i loro figli. Alle Olimpiadi Victoria sono passate intere generazioni. E la tradizione continua ancora oggi.
Nel 1971 i primi giochi furono un successo. Un progetto nato a Spoleto nel 1963 e che padre Adelmo portò con sè in Ciociaria. Poi l'inaugurazione del 1999 dell'impianto sportivo dove ancora oggi, dopo quarantasette edizioni, grandi e piccoli si sfidano nelle diverse discipline dei giochi olimpici, in una sana competizione sportiva. Quegli anni li ricorda bene Emiliano Giovannone, storico organizzatore, che nell'impianto sportivo fin da bambino ci ha trascorso tutta l'adolescenza. Ricordi che custodisce gelosamente insieme a tutte le prime medaglie realizzate. «Noi siamo i figli di padre Adelmo, siamo cresciuti con lui in questa parrocchia e le Olimpiadi per noi erano un momento importante e formativo – ricorda – Quando non c'era niente, solo il prato, e noi già c'eravamo. Una manifestazione che ci ha insegnato il valore dello sport, dell'amicizia, ci ha avvicinato a vivere la parrocchia durante tutto l'anno. Non solo nel momento delle Olimpiadi Victoria. Padre Adelmo ci ha cresciuto e ci ha tenuto con lui come figli».
E tutto questo oggi cercano di trasmetterlo ai loro figli. «Soprattutto alle nuove generazioni – aggiunge – Le Olimpiadi Victoria non devono finire ma dovranno continuare il più possibile. Questo penso è il testamento che padre Adelmo ci lascerà negli anni. Noi non possiamo far altro che condividere questa esperienza, trasmetterla ai nostri figli e ai nostri nipoti. Nella giornata inaugurale di giovedì 31 agosto l'ingresso che abbiamo fatto insieme a padre Adelmo sulla musica di Ennio Morricone "Per un pugno di dollari". Lui ci ha insegnato che questo era l'inno delle Olimpiadi. Quando siamo entrati in pista ho sentito un brivido. Sono ritornati in mente tutti i nostri ricordi da ragazzi che abbiamo condiviso con lui».
Domenica sera, infatti, si è chiusa la quarantasettesima edizione, con i Falchi che si sono aggiudicati la coppa. In prima fila c'era ancora lui, come allora. Padre Adelmo non si è perso neanche una giornata di giochi. E continua a essere un punto di riferimento per tutti.