Davanti al giudice del tribunale di Latina Gian Luca Soana sono apparsi, nel rito direttissimo di ieri, non propriamente consapevoli dei reati commessi. Lo stesso giudice, che ha rinviato il processo al 28 settembre, nel dispositivo ha riportato "scarsa capacità di capire quello che hanno fatto". Poi ha convalidato gli arresti domiciliari per entrambi i maggiorenni - il 21enne A.D. di Alatri e il 18enne S.B. nativo di Fondi ma residente a Terracina, difesi rispettivamente dagli avvocati Toni Ceccarelli e Francesco Pietricola - del gruppo di cinque ragazzi che giovedì sera, mentre erano in auto armati di una carabina ad aria compressa, hanno preso a bersaglio con pallini di metallo ignari passanti e giovani presenti in alcuni luoghi di aggregazione sia a Terracina che a San Felice Circeo, dove hanno concluso la loro folle notte in via Tittoni grazie a un'Aliquota Radiomobile dei carabinieri della Compagnia di Terracina, guidata dal Maggiore Saverio Loiacono, che è riuscita a intercettare e bloccare il veicolo.
Nell'occasione uno dei giovani è riuscito a fuggire e adesso i militari dell'Arma stanno cercando di risalire alla sua identità anche tramite le deposizioni degli stessi arrestati e gli altri due minorenni fermati e denunciati a piede libero. La loro "bravata" è costata sette feriti, tra i quali una guardia giurata che era in servizio. Tutti hanno riportato lesioni con prognosi tra i 7 e i 10 giorni. La gran parte dei colpi sono stati sparati dai ragazzi ad altezza uomo: alcune vittime sono state centrate alla spalla, altre al collo e altre ancora alle orecchie.
Durante il controllo dei documenti e la perquisizione dell'auto, i carabinieri hanno accertato che due componenti del gruppo, uno maggiorenne e l'altro minorenne, erano già noti alle forze dell'ordine e trovato, e sequestrato, la carabina ad aria compressa ma anche un coltello multiuso, diversi proiettili in metallo e due grammi di cocaina. Nei confronti di tutti i giovani - come hanno reso noto dalla Compagnia dell'Arma di Terracina - si procede per i reati di violenza e lesioni aggravate ad incaricato di un pubblico servizio e lesioni aggravate da motivi abietti e futili mediante l'utilizzo di armi.