Una notte di follia. È quella a cui hanno dato vita cinque ragazzi che, nella notte di giovedì, sulle strade di Terracina e San Felice Circeo, si sono "divertiti" ad esplodere dall'auto dei piombini con una carabina ad aria compressa contro ignari passanti e giovani presenti in alcuni luoghi di aggregazione, ferendone alcuni anche con importanti lesioni. A mettere fine alla scorribanda da incubo ci hanno pensato i carabinieri della compagnia di Terracina che, dopo diverse telefonate di segnalazioni giunte alla centrale operativa, si sono attivati con un'Aliquota Radiomobile.

Una caccia durata circa un'ora e che ha dato i frutti sperati, in seguito a un'altra segnalazione, nel territorio del Circeo. È qui che i carabinieri sono riusciti ad intercettare il veicolo bloccandolo in via Tittoni. A bordo cinque giovani, anche se a finire in caserma sono stati solo in quattro perché uno è riuscito a darsi alla fuga. Tra i fermati c'è anche il ventunenne D. A. di Alatri. C'era proprio lui alla guida dell'auto. Il controllo e la conseguente perquisizione effettuata dai militari ha permesso di rinvenire e sequestrare la carabina ad aria compressa ma anche un coltello multiuso, diversi proiettili in metallo e due grammi di cocaina.

Ma è stato al momento di ricostruire la sequela della scorribanda che i carabinieri hanno avuto la completa percezione del bilancio della "notte brava": sette le persone ferite, tra le quali una guardia giurata mentre era in servizio. Tutte hanno riportato lesioni con prognosi tra i sette e i dieci giorni. La gran parte dei colpi è stata sparata dai ragazzi ad altezza uomo: alcune vittime sono state centrate alla spalla, altre al collo e altre ancora alle orecchie. I due ragazzi maggiorenni, l'alatrense di 21 anni e il diciottenne B. S. di Terracina, sono stati arrestati mentre i due minori denunciati a piede libero. Due componenti del gruppo, uno maggiorenne e l'altro minorenne, erano già noti alle forze dell'ordine.

I carabinieri della Compagnia di Terracina procedono nei confronti di tutti i giovani per i reati di violenza e lesioni aggravate ad incaricato di un pubblico servizio e lesioni aggravate da motivi abietti e futili mediante l'utilizzo di armi. I due arrestati, su disposizione della Procura di Latina, con cui i militari si sono rapportati in stretta sintonia, sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo previsto per oggi.