Un percorso che rimane tutto in salita quello della nuova mobilità del quartiere Scalo. Perché dall'incontro di mercoledì sera ognuno è tornato a casa con le proprie convinzioni.
Sulla pista ciclabile che dalla stazione, passando per via Puccini e via Fontana Unica, collega il parco del Matusa l'amministrazione ha deciso di adottare una soluzione più "dolce". E di realizzare un percorso ciclabile a raso senza cordoli. Ma comunque i problemi nel quartiere restano e sono stati tutti sollevati durante l'incontro in piazza. C'erano i comitati civici del "Laboratorio Scalo" e di via Fontana Unica, numerosi residenti e i commercianti che hanno incontrato il sindaco Riccardo Mastrangeli.
Sia stato per scelta o per necessità, agli occhi dei presenti è passato comunque che Mastrangeli ha partecipato da solo all'incontro, nonostante fosse stata invitata la maggior parte della giunta. Ha deciso dunque di affrontare la piazza e di prendersi meriti e demeriti, davanti a tanti contrari al nuovo schema di mobilità urbana in programma per il quartiere. L'unico seduto in prima fila è stato Anselmo Pizzutelli, consigliere delegato allo Scalo della lista Mastrangeli. È rimasto ad ascoltare anche se non per tutta la durata dell'incontro. Evidente che tra i due su alcuni punti resta ancora molta distanza. Comunque in ogni caso il sindaco, partecipando da solo, ha evitato anche eventuali fratture esplicite all'interno della maggioranza.
«Ieri (mercoledì, ndr) ho portato le mie idee e ho trovato anche consensi – ha detto Mastrangeli – Sono riuscito a portare avanti la visione di una città che va in evoluzione. Andare da solo è stata una scelta mia come sindaco e di portare quelle che sono le nostre proposte e le nostre visioni. Soprattutto quelle che saranno le prospettive che avverranno da qui a qualche anno, quando le auto non potranno più transitare nei centri urbani. La città si sta preparando al futuro. Il mondo va avanti e anche Frosinone non deve restare indietro. È questa quindi la strada che percorreremo per una città che sia più al passo con i tempi».
Dheni Paris ha incalzato il sindaco su quelli che sono i temi più caldi e che stanno più a cuore al quartiere. «Il sindaco ha parlato di inquinamento e proprio mentre eravamo in piazza ai lati c'erano file interminabili di auto bloccate nel traffico – ha detto Paris – dovute principalmente alla chiusura del transito. Magari si potrebbe trovare una soluzione e chiudere la strada soltanto nel fine settimana, lasciandola aperta dal lunedì al venerdì. Comunque tutto lo Scalo ha dimostrato di essere interessato al proprio quartiere. Il sindaco dovrebbe prendere atto e cercare di migliorare la situazione in base ai problemi portati alla luce. In ogni caso gli va dato atto che ha avuto coraggio ad affrontare la piazza da solo».
L'incontro in piazza
Un incontro indetto principalmente per la sicurezza dopo i furti avvenuti ai danni dei numerosi commercianti della zona. Ma anche all'interno della stessa chiesa della Sacra Famiglia, con l'ultimo sventato da don Gilberto. Infatti, in piazza davanti al sagrato c'erano in prima fila il nuovo comandante della compagnia dei carabinieri di Frosinone Paolo di Napoli e il primo dirigente della questura di Frosinone Carlo Bianchi. Il primo cittadino ha spiegato che i controlli sono aumentati, soprattutto dopo aver riunito il comitato provinciale per l'ordine pubblico. Poi l'attenzione si è spostata sui lavori della nuova piazza dello Scalo. Qui Mastrangeli ha annunciato che l'intenzione sarà quella di farla vivere il più possibile programmando eventi.
Ma per fare questo sarà necessario mantenerla libera il più possibile da ostacoli che possano andare contro l'ordine pubblico. Si sta pensando quindi semplicemente all'installazione di qualche gioco per i bambini e di un chiosco bar. Su questo più di qualcuno ha mostrato diverse perplessità. Dopo l'inevitabile passaggio sulle piste ciclabili (con contestazioni annesse) è stato lasciato spazio anche ai comitati.
Luca Teatini, presidente del "Laboratorio Scalo" ha detto: «La piazza andrà riempita non occasionalmente una volta l'anno. Ma soprattutto i fondi per realizzare questi eventi ci sono? E sulle piste ciclabili abbiamo capito solo a posteriori che non era possibile realizzare in quel modo. Senza però potenziare il trasporto pubblico. L'ipotesi di bloccare il traffico davanti alla stazione per noi è assurdo. Perché non completare la strada di via Le Rase facendola passare direttamente sulla Variante Casilina in modo da far defluire il traffico?». Le divergenze comunque restano.