La fine di un incubo durato per quattro lunghi anni. Anni di violenze fisiche e psicologiche, ancor più terribili perché causate da un figlio.
L'hanno decretata nel pomeriggio di mercoledì scorso i carabinieri di Sora che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal Gip del Tribunale di Cassino su richiesta della Procura della Repubblica a carico di un ventunenne, arrestato per reati che rientrano tra quelli previsti dal cosiddetto "codice rosso".
L'accusa di cui il giovane deve rispondere è di gravi e reiterati maltrattamenti nei confronti della madre, una donna di 53 anni.
La brutta vicenda condita di vessazioni e maltrattamenti nasce da un disagio familiare che si trascinava da tempo, segnato dalla separazione dei coniugi e dalla mancanza di un'occupazione, una situazione decisamente critica nella quale è maturato un rapporto molto conflittuale tra madre e figlio.
La verità è venuta alla luce solo recentemente grazie alla forza della donna che, nonostante si trattasse di suo figlio, ha trovato il coraggio di denunciare ai militari dell'Arma quanto le accadeva, ciò che da anni era costretta a subire tra le mura domestiche.
I carabinieri della stazione di Sora, raccogliendo la lunga e tormentata deposizione della donna, hanno subito fatto scattare le indagini a caccia di riscontri e prove sui comportamenti e le azioni violente messe in atto dal ragazzo. Anche suo nonno lo ha denunciato per minacce.
Il dramma familiare, durato per quattro interminabili anni, ha avuto così fine con l'arresto del ventunenne che è stato rinchiuso nella casa circondariale di Cassino dove resta a disposizione dell'autorità giudiziaria.