Ha cercato di evadere dal penitenziario di Frosinone in una maniera un po' rocambolesca, ma il suo anelito di "libertà" è durato neanche il tempo di uno starnuto. Un episodio, quello accaduto ieri, che fa tornare di nuovo sotto i riflettori il carcere del capoluogo e che induce i sindacati a riproporre all'attenzione delle autorità competenti i problemi di sovraffollamento e di carenza di organico della casa circondariale del capoluogo.
Meno di una settimana fa c'è stato il suicidio di un detenuto trentacinquenne, originario tra l'altro della provincia di Frosinone. Ieri, il tentativo di evasione di un altro detenuto italiano, che ha scavalcato i passeggi del proprio padiglione; ha provato a darsi alla fuga, ma è stato prontamente ripreso dagli agenti della polizia penitenziaria nell'area del campo sportivo interno alla struttura.

Il segretario della Fns Cisl di Frosinone, Angelo Massaro, ha espresso «compiacimento verso il personale di polizia penitenziaria, poiché, seppur carente, ha egregiamente espletato il proprio servizio garantendo che il detenuto non realizzasse la fuga salvaguardando la sicurezza della collettività». «La Polizia Penitenziaria - ha detto Daniele Nicastrini, segretario regionale della Uspp Lazio - ogni giorno ha a che fare con questi detenuti problematici, che mettono in essere comportamenti aggressivi, tendenti a voler prevaricare l'ordine e la sicurezza. L'unico strumento da poter mettere in campo è la stretta sorveglianza, che viene purtroppo meno per le gravi carenze di personale che denunciamo attraverso i nostri comunicati stampa».

L'Unione sindacati polizia penitenziaria da settimane ha dichiarato, infatti, lo stato di agitazione nella regione Lazio, con il quale vuole evidenziare una carenza di organico di 900 unità con un sovraffollamento che, a distanza di un mese, è aumentato dal 22 al 24% (il 37% è straniero) della capienza consentita di 4.800 posti rispetto a quella prevista di 5.295 che per ristrutturazioni varie si è ridotta.

«Il sovraffollamento - conclude il segretario regionale della Uspp Daniele Nicastrini - è uno dei motivi di forte disagio, che implica maggiore sorveglianza che viene, a volte, meno, per la gravissima carenza di personale. Auspichiamo urgenti incrementi ed integrazioni, che sono stati annunciati dal Ministero della Giustizia, proprio per risolvere le carenze come quella del carcere di Frosinone dove mancano circa 80 unità». Ora, al detenuto che ha provato a fuggire, oltre agli addebiti che sta già scontando, verrà contestato anche il tentativo di evasione.