Settimana importante (ma non necessariamente decisiva) per l'individuazione del commissario della Asl di Frosinone. Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca sta analizzando sia la situazione che i profili professionali delle persone che potrebbero essere scelte. Il commissariamento dell'Azienda Sanitaria Locale è stato disposto circa un mese fa, dopo che il manager Angelo Aliquò ha assunto il ruolo di direttore generale dell'Istituto Spallanzani. Va sempre sottolineato che la Asl avrebbe bisogno di continuità amministrativa: negli ultimi 23 anni alla guida si sono alternati in 17 tra direttori generali, commissari e facenti funzione. Il commissariamento è un passaggio necessario in tale fase, ma l'approdo finale resta la nomina di un direttore generale. In queste settimane i nomi che sono circolati maggiormente per il timone dell'Azienda Sanitaria sono stati due: Sabrina Pulvirenti e Daniela Sgroi. Vedremo a questo punto quale sarà la decisione finale del Governatore Rocca, che ha mantenuto la delega alla sanità.

In ogni caso il dg facente funzioni della Asl di Frosinone da trenta giorni è la dottoressa Eleonora di Giulio. Il mese di settembre sarà fondamentale anche per capire cosa succederà con riguardo all'ipotesi di commissariamento. Decisamente più lontana. Come lo stesso Francesco Rocca ha lasciato intendere nelle scorse settimane. Quando in conferenza stampa ha spiegato che il disavanzo sanitario del Lazio è sceso da 218 milioni di euro a 130 milioni di euro e questo potrebbe sbloccare circa 88 milioni di euro da reinvestire probabilmente in sanità.

Dichiarazioni rilasciate dopo la riunione al tavolo del Mef all'indomani del giudizio di parifica della Corte dei Conti della parte sanitaria del bilancio 2021 della Regione. Disse Rocca: «La sfida per l'azzeramento del disavanzo, è enorme. Il Mef al tavolo ci dà delle indicazioni su cui lavorare e a queste ci atterremo. Se i parametri vengono rispettati e il tavolo di verifica continuerà a vedere miglioramenti, il rischio commissariamento non c'è. A marzo non potevo escludere il rischio commissariamento perché c'erano 700 milioni di disavanzo e non era chiaro il tendenziale. Adesso invece la nostra posizione è di ottimismo».

Intanto nei giorni scorsi la commissione regionale alla sanità, presieduta da Alessia Savo (Fratelli d'Italia), ha espresso parere favorevole all'unanimità a due schemi di delibera di Giunta relativi ai criteri e alle modalità per la formazione del nuovo elenco di idonei per il conferimento degli incarichi di direttore sanitario e di direttore amministrativo delle Aziende e degli enti del Sistema sanitario regionale. I due provvedimenti tornano adesso all'attenzione dell'Esecutivo per l'approvazione definitiva. Un argomento sul quale Alessia Savo ha lavorato molto. Insistendo sia sul peso dei titoli professionali, sia sull'opzione di prevedere una commissione tecnica di valutazione. Per quanto riguarda la sanità, la stessa Regione Lazio ha stilato una scheda sull'analisi del flusso delle liste di attesa per l'intervento chirurgico programmato. Le persone che nel Lazio sono in attesa di una data per l'operazione o per la visita preventiva all'intervento sono 80.464. C'è stato un significativo aumento nell'ultimo biennio: 18.794 per il 2022, 51.810 per il 2023. Per quanto riguarda l'ospedale Spaziani di Frosinone i pazienti in attesa sono 458 su un totale complessivo di 1.577.

Ha detto il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca: «Dall'analisi preliminare delle liste di attesa per intervento chirurgico programmato (Laic) emergono dati inquietanti per il Lazio. Sconcerta constatare che circa 80.000 pazienti della nostra Regione sono ancora in attesa di un intervento. Imbarazza apprendere dai dati che, tra di essi, risultano anni di inserimento come il 1918, il 1948, il 1950 e il 1951: un quadro fantozziano, se non fosse che non c'è nulla da ridere. Ereditiamo una situazione kafkiana che stiamo aggredendo dalle radici: questo lavoro capillare di ricerca e incrocio dei dati, la digitalizzazione piena dei servizi, così come il totale governo di quanto si spende, sono aspetti necessari già avviati per ottenere quella profonda rigenerazione del nostro sistema sanitario che ho promesso».