Sghignazzavano e incitavano il loro compagno a non fermarsi: «Dai, continua…più forte». Il tutto ripreso sempre da un telefono e pubblicato sui social.
Sono le accuse per cui sono finiti nei guai dodici giovani di Anagni, Fiuggi e Paliano, tra i 17 e i 22 anni di età. Cinque minorenni e sette maggiorenni accusati di "istigazione a commettere reato". Domenica scorsa avrebbero incitato e invitato a continuare a compiere il vile gesto, il diciassettenne di Fiuggi, denunciato con l'accusa di aver colpito e ucciso una capretta in un agriturismo alla periferia di Anagni durante una festa di compleanno di 18 anni.

Nei guai anche un altro diciassettenne che ha ripreso tutta la scena con il telefonino. Scena che è finita sui social pubblicata dagli stessi protagonisti. La procura dei minori di Roma ha inviato gli atti ai colleghi di Frosinone che si occupano di reati commessi da maggiorenni.
I due diciassettenni di Fiuggi, i primi ad essere stati denunciati, saranno ascoltati nei prossimi giorni dal pm. L'indagine, dunque, si divide.
Il caso ha fatto il giro del web in pochi istanti finendo alla ribalta anche della cronaca nazionale. Dura la condanna di diverse associazioni animaliste.

Intanto per oggi pomeriggio, alle ore 17, è prevista una manifestazione in piazza Cavour ad Anagni, promossa da Enrico Rizzi, influencer animalista.
Rizzi ha comunicato ai suoi 450.000 follower che ha deciso di organizzare una manifestazione proprio per condannare quanto accaduto e chiedere pene certe e più alte per chi maltratta ed uccide gli animali. Tantissime già le adesioni, con cittadini pronti ad arrivare da tutta Italia.

Il web si infiamma
Da quando si è appresa la notizia dell'uccisione della capretta nell'agriturismo di Anagni, sono state numerose le reazioni e le condanne arrivate da enti e associazioni. Numerosissimi anche i post sui social di amarezza, rabbia e di pari passo è iniziata la caccia all'uomo al grido di "devono pagarla, fuori i nomi".
Sono apparse anche immagini, con insulti indirizzati ai giovani finiti sotto accusa. Immagini che ritraggono anche foto dei presunti autori del gesto.