Violenze sull'anziana madre, allontanati da casa due fratelli di Alatri. Entrambi sono accusati di maltrattamenti in famiglia, il più grande, 39 anni, di lesioni relativamente all'accusa di aver fratturato il femore della donna, il più piccolo, 36, di estorsione per le continue richieste di denaro, caratterizzate da minacce di morte, calci e pugni. Il tutto con l'aggravante di aver commesso il fatto nei confronti della madre, con tanto di recidiva.
Nei loro confronti il giudice del tribunale di Frosinone Silvia Fonte-Basso ha applicato le misure cautelari dell'allontanamento dalla casa familiare, del divieto di avvicinamento alla madre e del divieto di comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo. Ieri entrambi sono stati sottoposti all'interrogatorio di garanzia alla presenza del loro difensore, l'avvocato Tony Ceccarelli.
Nello specifico ai due fratelli sono contestati i maltrattamenti in famiglia per aver sottoposto la madre a vessazioni fisiche e psicologiche, insultandola, minacciandola, aggredendola con calci, pugni e schiaffi e danneggiando arredi e suppellettili di casa tanto da costringere la malcapitata e chiedere ospitalità a vicini e l'intervento dei carabinieri in più circostanze dal 2022 a oggi.
Al trentanovenne sono contestate le lesioni gravi per aver fratturato il femore della madre con un calcio, lo scorso 14 giugno, al termine di una discussione nella quale contestava alla donna che il fratello aveva preso l'auto della madre. All'altro fratello è stata contestata l'estorsione perché, con condotte reiterate nel tempo, avrebbe costretto la madre convivente a consegnargli somme di denaro, da utilizzare per acquistare stupefacenti come cocaina e crack. Gli vengono contestati continui e ininterrotti episodi di violenza, minacce di morte, percosse, calci e pugni, atti seguiti dal danneggiamento di cose all'interno dell'appartamento.
I due fratelli vengono definiti assuntori abituali di alcol e droghe, protagonisti di atteggiamenti violenti e aggressivi quotidianamente. Peraltro quasi mensilmente era richiesto dalla vittima o dai vicini l'intervento dei carabinieri. La donna, peraltro, aveva già denunciato a inizio anno uno dei figli. Il giudice, infine, ha evidenziato che durante il ricovero della donna, per l'operazione al femore, nessuno dei figli ha dimostrato particolare interesse per le condizioni di salute della donna.